00 3 min 4 anni

di Aniello Renga

Da stamani è ufficialmente il PalaD’Alise. Al campione di Taekwondo nato e cresciuto a Casoria, scomparso proprio prima della riapertura della struttura che ha ospitato proprio la competizione di Taekwondo alle ultime Universiadi, verrà intitolato il Palazzetto dello Sport della città. L’occasione verrà data appunto dallo svolgimento della competizione massima di questo sport olimpico, i campionati italiani di combattimento riservato agli atleti senior. Domani e domenica 15 gli atleti più forti d’Italia si sfideranno a suon di calci e pugni. 
«I Campionati Italiani cinture nere al via – ha dichiarato Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo -, trampolino di lancio per tantissimi ragazzi in gara, in quello che rappresenta uno degli appuntamenti nazionali più attesi a conclusione di un 2019 ricco di appuntamenti. Un evento, con un valore ancor più significativo qui, a Casoria, dove quest’estate hanno avuto luogo le gare di taekwondo per la Napoli 2019 Summer Universiade. Il PalaCasoria è stato ristrutturato in maniera eccellente e invito tutti voi a partecipare, domani, alla cerimonia d’intitolazione del PalaCasoria in onore del Maestro Domenico D’Alise».

D’Alise, nato sportivamente nella sua Casoria, sotto la guida del maestro Domenico Laezza, oggi presidente del comitato regionale, e cresciuto successivamente nel gruppo sportivo delle fiamme oro è stato un atleta di punta della nazionale italiana allora diretta dal gran maestro Young Ghil Park. Ricco, il palmares internazionale: al bronzo olimpico nel programma dimostrativo di Barcellona ’92, vanno aggiunti tutta una serie di risultati continentali e mondiali: un titolo europeo (Ankara 1988); argento mondiale (Seoul 1989); ancora altri due argenti europei in diverse occasioni (Aarhus 1990, Zagabria 1994). Ovviamente vanno aggiunti una quantità infinita di titoli nazionali.
Domenico D’Alise, scomparso lo scorso 4 giugno, riceverà domani il giusto tributo dalla città di Casoria, voluto fortemente dal sindaco Raffaele Bene, da tutto il Taekwondo italiano e non solo.
«A Mosca durante l’ultimo Gran Prix, quello che ha qualificato il nostro Vito Dell’Aquila alle Olimpiadi di Tokyo 2020 – ha ripreso il presidente Cito – la federazione europea e il presidente Pragalos hanno voluto dedicare la medaglia d’oro alla memoria di Mimmo D’Alise».
La medaglia d’oro alla memoria e tantissime altre targhe, a partire da quella delle fiamme oro e per finire al ricordo dei tecnici campani, sono state affidate alla famiglia di D’Alise che continua la sua opera nel Taekwondo.

Redazione On Line