00 2 min 4 anni

MADDALONI- Per uno spazio in più. Il duello dei manifesti continua. Sembrerebbe che, forse domani, le plance elettorali (per le consultazioni referendarie e regionali) potrebbero essere installate. Il condizionale, oltremodo ipotetico, è d’obbligo. Anche perchè tra 13 giorni si vota e di spazi elettorali dedicati nemmeno l’ombra. Eppure una cosa così grave è passata sotto silenzio: mai come questa volta nè le opposizioni, facili all’indignazione e all’oblio, e nè la maggioranza ne vogliono parlare. Viste le infrazioni e vista l’assenza di un sistema di oscuramento degli abusi è in vigore il “manuale Cencelli dell’affissione selvaggia”: un manifesto abusivo a te e uno a me. Domani, si riunisce il Consiglio Comunale e staremo a vedere se l’argomento sarà sollevato. Intanto, come insegnava il buon Andreotti, è “meglio tirare a campare che tirare le cuioia”. E così, il candidato di turno per non scomparire utilizza le plance ordinarie che ormai sono diventate multitascking: sotto ci sono i manifesti funebri, a lato la pubblicità di prodotti grastronomici e in mezzo il faccione suadente del solito candidato di turno. Grande confusione: si potrebbe rischiare di barrare la casella con qualche simbolo che ricorda alla lontana qualche dello yogurt e sulla scheda elettorale scrivere il nome del caro estinto. D’altronde una candidatura non si nega a nessuno. Guardando il calendario il ritardo è più che clamoroso. Insomma. Andreotti ce l’ha insegnato: “Meglio tirare a campare che tirare le cuioia”. Ma non è meglio la legalità? Anche perchè la pubblicità commerciale, coperta dai candidati, viene pagata con tanto di tassazione comunale. Evidentemente, le regole non valgono per tutti.

Redazione