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MADDALONI- Mano pesante della Soprintendenza. Il tutto sotto gli occhi attenti e interessatissimi della Procura della Repubblica. Notificato l’ordine di consolidamento statico urgente e tutela dei monumenti per la Torre Artus e molto probabilmente anche per il Castello. Un atto atteso da anni, anche da chi associazioni e privati, si sono posti negli anni il problema della tutela e salvaguardia dei monumenti. E’ la diretta conseguenza dell’azione promossa dalla Procura della Repubblica finalizzata alla messa in sicurezza e alla difesa della pubblica e privata incolumità. Operazione nata su impulso, tre mesi fa, della giudice Marina Mannu che ha ordinato verifiche su tutti i luoghi oggetto di segnalazioni  o documentazione di nuovi crolli, già avvenuti o in corso. Oltre alla rimozione dei seri problemi statici è stato ingiunto di attivare azioni di salvaguardia. In caso di non ottemperanza, scatterà un procedimento di risanamento in danno. Un atto gravido di conseguenze che potrebbe far scattare ulteriori azioni sempre finalizzata alla salvaguardia. E’ un macigno gettato nello stagno destinato ad innescare diversi effetti a catena. Il primo potrebbe essere messo in atto dal Comune per una nuove notifica per «mancata rimozione dei pericoli e accoglimento delle prescrizioni». Su tutto campeggia la precisazione del sindaco De Filippo: «Non c’è nessuna azione contro i privati. La verifica e il controllo sui rischi parte proprio dagli atti giudiziali che, da anni, ha messo in campo nelle sedi competenti dall’attuale proprietario della Torre Artus e delle sue pertinenze».

Redazione