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Intimidazioni e minacce di morte ad un piccolo imprenditore dello spettacolo, la cui attività è stata fermata dal lockdown

Nella   mattinata   odierna,   la  Guardia   di  Finanza   di  Caserta   ha  eseguito   un’ordinanza    di  custodia cautelare  in carcere  emessa,  su richiesta  di questa  Procura,  dal  G .I.P. del  Tribunale   di  Santa  Maria  Capua Vetere,   nei   confronti  di  L.P.,   c1asse  ’91,   di   Caserta,   in   quanta   ritenuto   gravemente                                                         indiziato    della commissione   di attività  usuraie  ed estorsive,  ai danni  di un piccolo  imprenditore   locale  operante  nel  settore dell’organizzazione   di eventi  e spettacoli.

Gli elementi che hanno  portato  alla tempestiva   ed urgente  adozione  della misura  restrittiva  sono  stati acquisiti  nell’ ambito  di mirate  investigazioni   che, nel giro di poco più di un mese,  sono riuscite  a riscontrare quanta   dichiarato   dalla  presunta   vittima   in  una  denuncia   presentata   quaIche   settimana   prima   agli  stessi finanzieri.

In  particolare,    l’imprenditore       aveva   rappresentato   che,   nel  novembre     2019,   per   fare   fronte   a impellenti  necessita  finanziarie  legate  alla sua attivita  economica  e non avendo  piu la possibilita  di rivolgersi agli ordinari  canali  bancari,  si era visto  costretto  a richiedere  un prestito  al P., confidando  di poter  rimborsare in breve tempo  il debito  contratto  (pari a complessivi   15 mila euro, di cui  10 mila a titolo  di capitale  e 5 mila sotto  forma  di  interessi,   con  un tasso  iniziale  del  600%),  grazie  agli  introiti  che  gli  sarebbero   derivati  da alcuni  eventi  gia programmati   per la prossima  stagione.

Tuttavia,   anche  a causa  del  lockdown   conseguente   allo  scoppio  dell’emergenza    epidemiologica     da Covid-19,   l’imprenditore                         non  era  riuscito  a restituire   la  somma  originaria   pattuita  (che,  nel  frattempo,   era repentinamente   lievitata  in ragione  degli elevati  tassi di interesse  imposti  dal patto  illecito,  fino a raggiungere un importo  di 190 mila  euro),  cosi da indurre  il P. a esercitare  gravi  azioni  di natura  estorsiva,   culminate  sia in   aggressioni      fisiche            che   in   esplicite                                 intimidazioni                              e   minacce,        persino              di   morte,              nei   confronti dell’imprenditore                                   e della  sua famiglia  (“ti ammazzo”,   “ti sequestro  fino  a quando  non  mi porti  tutti  i soldi”, “ti taglio la gola”  “butto giu dal balcone prima  a te e poi  a tuo padre”).

Intimorito  e pressato  da tale  escalation  di violenze,  I’imprenditore   si era visto  costretto  a consegnare una somma di denaro  pari a circa 70 mila euro, stentatamente   raccolta  presso  parenti  ed amici.

Le  successive   attivita   investigative,    sviluppate   attraverso   intercettazioni    telefoniche,     audizioni   di persone   informate   sui  fatti  nonche   appostamenti        e  pedinamenti                 hanno   consentito    di  acquisire   rilevanti conferme   indiziarie   in  ordine   alle  gravi  condotte   attribuite   al  P.,  compresa   la  ricostruzione del  prestito usurario  (con  applicazione   di tassi  d’interesse   fino  al 2500%),  nel  cui ambito  era  previsto  anche  un vero  e proprio  “piano  di ammortamento”   del debito  in base  al quale  l’imprenditore                                 avrebbe  dovuto  versare  una rata mensile  di euro  1.000,00 per  10 anni.

L’operazione    odierna   costituisce   un’importante    testimonianza   del  costante  presidio   esercitato   dalle Istituzioni   per  contrastare   il  grave  fenomeno   dell’usura                              soprattutto   a  seguito   delI’aggravarsi della  crisi economica                        generata   dall’emergenza      sanitaria   in  corso,   obiettivo   peraltro   cristallizzato      in  un   apposito “Protocollo                         d’intesa”   sottoscritto   da  questa   Procura   insieme   al  Comando   Provinciale    della   Guardia   di Finanza  di Caserta  e alla Camera  di Commercio   di Caserta,  proprio  alIo scopo  di fomire  adeguato   supporto alle vittime  e consentire  il tempestivo  avvio delle relative  indagini  da parte degli organi  inquirenti.

Redazione