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MADDALONI- Oltre l’incidente. Il rogo nel piazzale della Birba Film è stata l’occasione per accendere il dibattito, che travalica l’episodio recente, e punta diritto sui criteri di gestione dell’area industriale di Valle di Maddaloni e le questioni lasciate in sospeso (sollevate nei mesi scorsi) sulla gestione dell’impatto ambientale. Ma è anche un modo per dare voce alle perplessità dei cittadini. Articolo Uno –Mdp- Liberi e Uguali di Valle di Maddaloni chiama al confronto cittadino.
Fausto Miranda e tutti gli attivisti cercano di aprire un tavolo.
Le vostre perplessità vanno ben oltre l’incidente e sollevano quesiti sulla zona industriale. E’ così?
In seguito al comunicato della Birba Film srl, di seguito riportato https://m.facebook.com/story.php…, siamo seriamente preoccupati nonostante le rassicurazioni espresse dalla società. Le riflessioni che ne conseguono riguardano la natura dell’incendio, che se dovuto a negligenze tecniche o organizzative interne sarebbe grave ma lo sarebbe ancora di più se dalle indagini risultasse un episodio di natura dolosa. All’interno del comunicato divulgato dalla società Birba Film si leggono le seguenti testuali parole: “la situazione nel sito è al momento completamente monitorata e negli ultimi mesi, preoccupati per quanto stava accadendo specialmente nei siti vicini, abbiamo intensificato ancora di più la nostra azione preventiva”.
Qual è il significato di questa affermazione? Invitiamo il sindaco in qualità di soggetto preposto alla tutela del territorio, dell’ambiente e della sicurezza dei cittadini a dare maggiori spiegazioni ed a chiarire definitivamente la questione.
State sollevando anche l’eterna questione di quali insediamenti dovevano essere ospitati nell’area progettata dal Consorzio Archo?
Ancora una volta chiediamo quali sono le aziende che occupano la zona industriale di Valle, quali sono gli aspetti ambientali legati alle attività produttive (scarichi, emissioni in atmosfera, rumore, ecc…) e secondo quali criteri vengono controllati gli impatti ambientali.
State riesumando l’antico progetto e mai dimenticato obiettivo di privilegiare opifici non inquinanti compatibili con la vocazione del territorio?
Ora chiediamo con forza, prima che anche questa vicenda cada nel dimenticatoio o, peggio ancora, nel silenzio, di dare risposte a queste questioni irrisolte che pongono interrogativi sui progetti originari.
Insomma volete fare una ricognizione amministrativa su come è stata gestita l’area produttiva in questo ventennio. Una specie di check up sull’evoluzione della situazione?
Suggeriamo al sindaco di farsi promotore di un comitato composto da forze politiche, associazioni e cittadini, in modo da verificare ed approfondire gli impatti che la zona industriale ha sul territorio di Valle di Maddaloni in termini di sicurezza, tutela dell’ambiente e ricaduta occupazionale.
Insomma, state chiamando tutte le istituzioni e forze politiche e sociali a dare risposte alle perplessità sollevate in questi anni dai cittadini?
Esattamente in maniera libera, alla luce del sole. Così, tutte le lamentele, i disagi reali e quelli presunti, le preoccupazioni fondate e non, le lamentele per i rumori e molto altro ancora, sollevate periodicamente dai singoli cittadini, diventino oggetto di un’azione siano oggetto di un’azione ispettiva trasversale che dia risposte definitive e globali.

bocchetti