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La mappa dei disastri di una strada, rifatta nel 2005 e già collassata, è più larga del previsto: il cedimento differenziato delle condotte fognarie e le perdite dell’acquedotto hanno innescato anche la subsidenza della tribuna del vicino stadio comunale Cappuccini interdetta all’accesso delle persone

M ADDALONI- Via Mercorio è in pessime condizioni. Programmata una chiusura prolungata del centro: saranno necessari due mesi di lavori intensi per completare il primo risanamento stradale urgente. In più, l’intero acquedotto dovrà essere sostituito con tubazioni di ghisa, con diametro largo, al posto delle attuali esauste tubazioni in polietilene. Rimossi gli alberi, non senza polemiche, la riqualificazione di via Mercorio dovrà essere integrale: nessuno dei sottoservizi esistenti potrà essere recuperato a partire dal rifacimento del collettore fognario. Il mega cantiere sarà operativo fino alla fine di ottobre. Per evitare la paralisi della circolazione su una delle principali arterie di ingresso al centro abitato si circolerà a corsie alternate. Cancellato il parcheggio, i lavori saranno completati per singole carreggiate garantendo la possibilità di circolare su due delle quattro corsie dell’attuale sede stradale. Ci saranno chiusure programmate e alternate. La mappa dei disastri di una strada, rifatta nel 2005 e già collassata, è più larga del previsto: il cedimento differenziato delle condotte fognarie e le perdite dell’acquedotto hanno innescato anche la subsidenza della tribuna del vicino stadio comunale Cappuccini interdetta all’accesso delle persone. L’area sportiva, di fatto in dismissione per l’avvio dei lavori del nuovo stadio, è in parte chiusa anche alle residue attività sportive minori e amatoriali. Passate sotto silenzio le ragioni della fretta dell’intervento voluto dal comune. Oltre ai contenziosi avviati per danni, causati dalla caduta rami su vetture in sosta, l’ente locale ha dovuto disinnescare il contenzioso potenziale per i danni causati alla circolazione per la deformazione della sagome stradale e lo sfondamento delle radici delle fondazioni delle proprietà private. Da qui, la decisione di tagliare integralmente gli alberi di alto fusto e di sostituirli con lecci più idonei all’ambiente urbano.

Altri interventi

Più che lavori di riqualificazione delle strade sono lavori di rifacimenti su opere fatte male. A settembre, sarà rifatta via de’Carlucci. Ad ottobre, al termine dei festeggiamenti padronali, sarà ristrutturato corso I Ottobre che è il simbolo dei lavori pubblici mal riusciti. A settembre, sarà rifatta via de’ Carlucci. Ad ottobre, al termine dei festeggiamenti patronali, sarà la volta di corso I Ottobre che è diventata la strada simbolo del fallimento del progetto di «restyling urbano» avviato nel 2006. Anche qui, dovranno essere rifatte le fogne, l’acquedotto e la pavimentazione. Solo dopo gli «interventi urgenti e indifferibili» si potrà investire per ammodernare le infrastrutture antiche di via Ponte Carolino e infine del quartiere medioevale dei Formali. Con i fondi «Cis-Terra dei Fuochi» si interverrà su via Carmignano, via Napoli II tratto, via Baldina I Tratto.

Redazione