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La rissosa e affollata maggioranza arcobaleno prova ad eleggere due consiglieri provinciali. Maurizio Verdicchio tesserato con Fratelli d’Italia

MADDALONI- Tra una settimana saranno passati sette mesi dalle amministrative. E la maggioranza affollata, popolata da consiglieri comunali in esubero ovvero più numerosi di quelli necessari o che servirebbero governare in maniera efficace ed efficiente, si accinge a dare prova di quanto rissosa e livorosa sia al suo interno. La mancata elezione di due consiglieri provinciali potrebbe essere solo la conferma di come la “maggioranza di tutti i colori” sia solo una aggregazione affollata figlia del “salto della quaglia” ovvero della salita sul “carro dei vincitori” con annessi esponenti arrabbiati dell’opposizione social, presentatrici/presentatori, direttori artistici, nani e ballerine. Godiamoci lo spettacolo della casta che vota se stessa al vertice dell’ultima provincia della Campania per indicatori economici e qualità della vita. Intanto, a guadagnare il centro della scena sono gli ultimi arrivati di Fratelli d’Italia. Il partito in grande affanno a maggio per presentare il simbolo, un proprio candidato a sindaco e formare la lista adesso inaugura la nuova sede. E il generale Antonio Crimaldi sta cominciando a riprendersi la rivincita. Intanto, debutta pure in consiglio comunale. Maurizio Verdicchio, eletto nella civica Alleanza Maddalonese, ha aderito al partito. Ed è solo l’inizio. Il partito della Meloni rosicchia spazi anche alla maggioranza. C’è curiosità su una molto probabile adesione di un consigliere oggi in maggioranza.

Generale Crimaldi sono passati appena sette mesi dalle ammnistrative e sembra che sia cambiato tutto…

Noi facciamo politica e non aggregazione di proseliti. Adesso, siamo l’approdo naturale per quanti  credono ancora che si possa fare politica senza la lusinga delle poltrone».

Vi sentite di essere l’unica opposizione e l’unica novità politica sullo scenario locale?

Siamo stati gli unici a non abiurare o a vergognarsi del nostro simbolo. Non abbiamo nascosto la nostra appartenenza e spirito di militanza. In più, abbiamo completato le iscrizioni. Ma ci saranno molte novità politiche. In aggiunta, siamo l’unica forza politica locale che avrà una dirigenza eletta dai militanti e non dei padroni». Porte aperte anche alle associazioni e alla società civile. In verità, il partito è già a lavoro su dossier  importanti come la gestione dei tributi locali, problemi ambientali (a partire dalla questione del confinante termovalorizzatore di Acerra, completamento delle filiera dei rifiuti e la questione biodigestore), vivibilità e gestione del terzo settore e dei rapporti tra ente locale e   la galassia delle associazioni operative sul territorio.

Redazione