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Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime ODV: «Fermare il massacro sulle strade italiane». Le iniziative

«Adesso basta, tutte le Istituzioni devono intervenire per limitare il numero sempre crescente delle vittime della strada». A lanciare l’appello è Alberto Pallotti, presidente dell’Aufv, Associazione unitaria familiari e vittime ODV, che riunisce tre associazioni: l’Associazione familiari vittime della strada, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime dell’A.M.C.V.S. e l’associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV. In occasione della “Giornata mondiale Onu del ricordo delle vittime della strada”, Pallotti chiede una maggiore attenzione da parte del Governo, dei cittadini e delle associazioni sugli incidenti stradali. «Chiediamo anche che si parli di più di questo problema», aggiunge
Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’Associazione, «è necessaria una maggiore attenzione da parte dei politici, dei media e di tutti». Sono troppe le persone che ogni anno perdono la vita sulle strade, tra cui moltissimi giovani. «Ma le leggi italiane non assicurano giustizia, devono essere modificate», continua Pallotti, «non è possibile che in un
processo per omicidio stradale gli imputati vengano condannati a pene irrisorie grazie ai riti alternativi, agli sconti di pena e al concordato in appello. Non si può poter usufruire dello sconto di pena per aver scelto il rito abbreviato e poi di un ulteriore sconto perché si è proceduto ad applicare il “Concordato in appello”. Non è giusto nei confronti delle vittime e dei loro familiari». «Gli sconti di pena previsti dall’ordinamento italiano e la lunghezza dei processi non sono l’unico problema», aggiunge Pallotti, «bisogna intervenire sulle condizioni in cui versano molte strade, purtroppo
sempre più insicure». Lo dimostrano i dati dell’Istat: se nel 2020 si è rilevata una riduzione degli incidenti stradali mai registrata prima, è dovuto solo ai periodi di lockdown imposti per contenere la diffusione dei contagi da Covid-19. Ma le vittime sono, comunque, state troppe: 2.395 morti in incidenti stradali e 159.249 feriti. Gli incidenti sono
stati 118.298. Intanto, alcune città italiane sono già pronte per celebrare la “Giornata delle vittime della strada” con diverse manifestazioni. Tra queste, va ricordata l’iniziativa “Ricordare per non dimenticare”, organizzata a Trentola Ducenta (CE) domenica prossima 21 novembre, dalle Associazioni Vittime della Strada. Sarà un incontro con i cittadini, le associazioni, le autorità civili, militari e religiose che si svolgerà nella chiesa di San Michele Arcangelo per ricordare le vittime, dare voce ai familiari e discutere di un problema purtroppo poco dibattuto. È stato proprio il vice presidente dell’Aufv, Biagio Ciaramella, a dichiarare che sulle tragedie della strada si parla poco, mentre dovrebbe essere maggiormente coinvolta tutta la società civile. Anche l’associazione Mamme Coraggio e Vittime Della Strada ODV vuole essere parte attiva nella Giornata delle vittime della strada. La presidentessa Elena Ronzullo e l’avvocato dell’associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV e familiari, Davide Tirozzi, hanno rilasciato le loro testimonianze a un programma radiofonico brasiliano (www.radiobrasilsomfm.com.br) che andrà in onda sabato 20 novembre alle 18, con replica il 24 novembre.

Redazione