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MADDALONI- Ritorna l’Ufficio di Piano. Convocazione per giorno 2 luglio. Non si discute di Puc. Ma di due argomenti e di due risultati positivi per il territorio ma che paradossalmente dovrebbero fare arrossire partiti, movimenti, consiglieri comunali di lungo e lunghissimo corso. Saranno messi a conoscenza dei tecnici e dei partiti (cioè dei professori di mandolino come li ha ribattezzati il sindaco De Filippo) i progetti e gli accordi con Rfi (ovvero convezioni) per l’abbattimento e la ricostruzione del “Ponte Vapore” e l’«accordo tecnico e finanziario su tutte le opere sostitutive» per la soppressione integrale  di ben otto passaggi a livello lungo la tratta urbana della linea Caserta-Cancello-Napoli. La situazione è paradossale e imbarazzante. Sono due risultati storici che incredibilmente rappresentano due clamorose sconfitte della politica locale (che non c’è). Primo risultato: Rfi sostituirà il “Ponte Vapore”. In dieci mesi si è fatto quello che non si è concretizzato in dieci nei quali si è continuato a fare lo scaricabarile delle competenze tra comune e provincia. Chiacchiere, carte bollate e danni al territorio per servizi non resi. I danni volontari (dicasi volontari) al territorio sono stati certificati (prima dal Tribunale di Roma, poi dal Tar e infine dal Consiglio di Stato) che ha solennemente bastonato il Comune di Maddaloni. In cifre procurati danni (tra pagamenti di penali, spese legali, incarichi e progettazioni) che superano il milioncino di euro. Anche qui la situazione è stata ribaltata dopo i guai creati a piene mani. Oltre i dettagli progettuali sono quattro i grandi risultati centrati dal sindaco Andrea de Filippo che ce li elenca: “Primo: azzerati definitivamente tutti i contenziosi giudiziari, chiusa una vertenza aperta nel lontano 1970. Secondo: scompare la chiusura coatta dei passaggi a livello che sarà subordinata alla costruzione di opere alternative e ad un’ordinanza sindacale. Terzo: nasce la tanto attesa “tangenziale esterna”», cioè una bretella (innesto in via Sauda nei pressi area Policlinico) che aggirerà tutto il centro abitato; intercetterà via Appia (confine con San Nicola La Strada), via De Curtiis per finire con la confluenza al costruendo casello autostradale sull’A30. Quattro: scompare il conteso passaggio a livello di via Appia (km 281+280) sostituito con un sottopasso carrabile su via Montella e strutture per transito pedonale. Lo stesso accadrà, lungo da direttrice da via Napoli a via Sergente Del Monaco, con la cancellazione del passaggio a livello della stazione di Maddaloni Inferiore. Analogo intervento sulla parallela via Consolazione. Le strade, oggi secondarie e cieche, che costeggiano l’attuale strada ferrata saranno collegate per costruire una «rete a sostegno della viabilità di quartier». Collegate via Appia con via degli Osci, con via Libertà. E poi ancora via Napoli con via Consolazione”. E questo sono solo alcuni degli interventi. Resta l’imbarazzo per i danni procurati (su cui si sta lavorando per u n nuovo esposto alla Corte dei Conti). Se nessun ricorda o sa chi sono i responsabili ci auguriamo che non si inneschi la corsa alle rivendicazioni dei meriti tanto per strappare un articolino. Meglio tacere che insistere nelle figuracce.

Redazione