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Una delle ultime grandi voci di Napoli scompare ad 83 anni. Immortali i suoi successi da “Settembre” a “Che vuole questa musica stasera”. Artista amatissimo in tutto il mondo

Con la notte di San Lorenzo alle porte, una stella in più nel firmamento dell’arte e della musica. E’ quella di Peppino Gagliardi, storico musicista napoletano, autore di alcune delle pagine più belle ed apprezzate della discografia nazionale. Aveva 83 anni e la notizia della sua morte si è immediatamente trasformata in un lungo ricordo che ha coinvolto il web e i social con il cordoglio di tanti colleghi famosi.

Cresciuto nel quartiere popolare del Vasto, era rimasto orfano di padre molto presto, iniziando a suonare la sua amata fisarmonica nelle cerimonie e nelle feste di piazza. La sua poetica e quella voce inconfondibile bagnata dai sentimenti, gli aprirono le porte dei grandi palcoscenici dopo la gavetta con i complessi musicali.Cinque volte al Festival di Sanremo: nel 1965 il debutto con “Ti credo“, nel 1966 con “Se tu non fossi qui“, nel 1968 con “Che vale per me“.

Una recente immagine di Peppino Gagliardi

Poi la stupenda stagione degli anni Settanta, scolpita nel cuore del pubblico con un filotto di successi che gli aprirono le porte della notorietà internazionale. E’ del 1970 l’immortale “Settembre“, canzone che da oltre mezzo secolo scandisce la fine dell’estate e dei suoi amori balnerari (ASCOLTA IL BRANO). Poi ancora “Gocce di mare“, “Ti amo così“, “Sempre sempre“. Non si contano le manifestazioni alle quali partecipa compresi i due secondi posti sempre a Sanremo con “Come le viole” (1972) e “Come un ragazzino” (1973).

Cinque volte al Festival di Sanremo con due secondi posti. Il regista Dino Risi lo volle nella colonna sonora di “Profumo di Donna”

La scia di canzoni evergreen di Peppino Gagliardi continua con “T’amo e t’amero” e soprattutto con le delicatissima “Che vuole questa musica stasera” che il regista Dino Risi inserì nella colonna sonora di “Profumo di Donna“, maisucola interpretazione di Vittorio Gassmann al fianco di Agostina Belli e del giovanissimo Alessandro Momo.

Con Peppino Gagliardi scompare una delle ultime grandi voci di Napoli che poteva contare sull’ammirazione di artisti come Benny Andersson, storico membro e fondatore degli Abba e, in tempi recenti, di Alvaro Soler. Entrambi non hanno mai nascosto la loro ammirazione per Peppino Gagliardi e quella sua musica che è stata fonte di ispirazione. Per anni è stato legato alla cantante ed attrice Angela Luce

Vincenzo Lombardi