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Maddaloni, la piccola Ibiza, o per rimanere ancorati ad un ambito nazionale, la piccola Riccione.
Un ferragosto ricco di sorprese, ospiti, eventi, programmi ed iniziative.
Mai viste.
Amministrazione comunale, associazioni, Pro Loco… Tutti insieme appassionatamente a cantare la ninna nanna ad una città che si appisola contanto le pecorelle, anzi, i fossi del manto stradale e le buste di immondizia ai margini delle carreggiate.
C’è chi addirittura senza fare uso di stupefacenti vedeva in Maddaloni una città con grande vocazione turistica.
Ed effettivamente la collaborazione delle istituzioni c’è stata. Hanno provato a spegnere le luci per rendere l’atmosfera calatina più romantica.
Qualche cittadino con spirito di iniziativa, ha provato a coinvolgere la popolazione con un delizioso calice di vino rosso con tressette in allegato nella centralissima via Roma.
Peccato che l’affluenza non sia stata così importante.
Ma nemmeno una voce sguaiata a fronne e limone si è sentita in questo ferragosto made in Maddaloni.
Eppure potevano organizzare un concerto stile Jova Beach Party con la voce nostrana dell’ex assessore Vincenzo Bove.
Niente.
I versi degli accoppiamenti dei gatti, sono stati gli attimi più intensi di questo ferragosto maddalonese, l’ennesima celebrazione della tristezza.
Sigh…

bocchetti