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MADDALONI- Ma quale finanziamento? Si tratta di un «Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione». Sulle opere destinate a ridurre il gap infrastrutturale si continuano a leggere a sentire un saccio di fandonie. A partire dal fatto che si tratti di un finanziamento concesso e non di una parametrazione (normata per legge) dovuta, a titolo di compensazione, per l’utilizzo del territorio dai cantieri della Bari-Napoli. Visti i chilometri, valutato l’impatto e l’ammontare degli investimenti ne deriva la cifra erogata. Finanziamento che non poteva a non essere non dato. Tanto che sia Maddaloni che Afragola, comuni commissariati in ritardo, hanno ottenuto il dovuto. L’unico problema era la possibilità di perdere l’opportunità di redigere nuovi progetti. A questo il comune ha ovviato rispolverando il progetto peer le infrastrutture sull’ex provinciale Nola-Caserta giacenti da anni nei cassetti dell’Ufficio comunale. Quindi nessuna concessione nessuna intermediazione ma solo l’esercizio di un diritto acquisito. Per farla breve, oltre le chiacchiere, i circa otto milioni e 200 mila euro sono una specie di «recovery fund» finalizzato solo a cancellare i ritardi infrastrutturali delle periferie. La «riqualificazione dell’ex provinciale Nola-Caserta» è un investimento sottoposto a condizioni: entro cinque anni dall’approvazione del progetto in giunta (già fissata per la prossima settimana), l’ente locale dovrà realizzare l’intervento pena la restituzione dei soldi. E come ogni «fondo di recupero» non sono previsti a pioggia. Rfi finanzierà e controllerà. L’intervento forfettario è così suddiviso: alla stipula della convenzione il comune otterrà il 10 per cento dell’investimento; poi il 40 per cento alla consegna dei lavori (con opere realizzate almeno al 75 per cento); ulteriore 40 per cento all’ultimazione dei lavori. E il residuo 10 per cento in sede di collaudo tecnico. Nessun regalo: comune sarà beneficiario solo in funzione di quanto riesce a realizzare. L’intervento ammesso è finalizzato esclusivamente a realizzare le infrastrutture fognarie inesistenti, nuovo manto stradale, illuminazione, adeguamento funzionale e  infine a riqualificare via Baldina che diventerà l’arteria gemella e parallela di via Cancello.

Redazione