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Tanti alberi sono stati rimossi e tanti saranno reimpiantati alle fine dell’intervento di risanamento. E saranno ricollocati con criterio. Si collocheranno dei lecci che sono specie più adatte al contesto urbano, con uno sviluppo dell’apparato radicale e del fusto adeguato agli spazi esistenti. Si prevede anche quello che sarà lo sviluppo degli alberi. Quello che non è stato fatto in passato

MADDALONI- La strada della vergogna fa discutere. Dopo appena 16 anni, qualche milioncino di euro speso e tantissimi interventi di manutenzione, si discute sul destino degli alberi tagliati in via Mercorio. Intervento che ha colpito giustamente l’immaginario collettivo. Ma quello che colpisce è anche l’assenza di commenti sul disastro dei lavori pubblici. Se si discute, a ragione veduta degli alberi, dovrebbe scatenare pari o superiore indignazione pure lo spreco di danaro pubblico. E invece, non accade. La vera anomalia è che ci si indigna per un fatto e si tace sull’altro. Stranezze maddalonesi. Allora, siamo tornati a molestare il sindaco De Filippo.

Arriviamo al dunque. Era proprio necessario eliminare tutti gli alberi. E qualcuno non poteva essere ricollocato in altro sito?

Allora, documenti alla mano, gli alberi non hanno superato i test delle «verifiche di stabilità». Esiste una certificazione, depositata presso gli organi competenti, che attesta tutto ciò. Il patrimonio arboreo è stato sottoposto ad analisi e sono state fatte valutazioni anche sui rischi collegati.

Quali rischi?

Caduta di rami, dissesto del manto stradale. dissesto dello spartitraffico, interferenza con i sottoservizi. Questo è quanto dovuto alle critiche. Per la cronaca, sono in corso due cause per risarcimento danni per cadute rami dovute a raffiche di vento.

Ma non si poteva almeno delocalizzare solo qualche individuo sano?

No, perché dalle perizie è emerso che gli alberi, già malandati, non erano adatti.

La sensazione è che il taglio sia un impoverimento del patrimonio alboreo che si poteva evitare…

Il taglio di alberi non è mai un cosa felice. Ma possiamo dichiarare, senza rischio di essere smentiti, che il saldo ambientale di questo progetto sarà invariato.

Può essere più esplicito?

Tanti alberi sono stati rimossi e tanti saranno reimpiantati alle fine dell’intervento di risanamento. E saranno ricollocati con criterio. Si collocheranno dei lecci che sono specie più adatte al contesto urbano, con uno sviluppo dell’apparato radicale e del fusto adeguato agli spazi esistenti. Si prevede anche quello che sarà lo sviluppo degli alberi. Quello che non è stato fatto in passato.

A proposito del passato. Non le sembra strano che non c’è indignazione per il rifacimento di corso I Ottobre e via Mercorio strade fatte appena 16 anni fa?

Preferisco non parlare del passato che dovrebbe destare inquietudine. Siamo stati chiamati a risolvere anche questi disastri. Certo che generalmente si dovrebbe fare la manutenzione delle strade più datate. La vera anomalia è che ci si è abituati ai cedimenti di strade nuove e acquedotto. Si ricomincia daccapo: dal 2006, la fogna (lato campo sportivo) negli anni ha subito numerosi cedimenti. Sarà necessario sostituzione delle condotte idriche in polietilene con quelle molto più solide e affidabili in ghisa.

Redazione