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Il Fatto quotidiano si è occupato in questi giorni della frenetica attività professionale del sottosegretario Vittorio Sgarbi, chiedendosi che fine abbia fatto la legge che da vent’anni impone ai titolari di incarichi politici di dedicarsi esclusivamente alla “cura degli interessi pubblici” vietando “attività professionali in materie connesse alla carica di governo”. “Fitto è il calendario d’impegni coi Comuni”, scrive Thomas Mackinson, scodellando dati e cifre e anche le società che emettono le fatture e incassano i pagamenti per conto di Sgarbi. Il sottosegretario Sgarbi, dal canto suo, sostiene che non vi sia alcuna incompatibilità tra la carica di governo e l’attività di conferenziere a pagamento e che è tutto nella norma.

L’AMBC dà atto che il solo ad affrontare la questione quando di recente Sgarbi è passato per qualche ora da Mondragone è stato il leader di Fratelli d’Italia Antonio Belli: https://casertace.net/vittorio-sgarbi-a-mondragone-chiamato-dalla-societa-foraggiata-da-zannini-co-il-coordinatore-di-fratelli-ditalia-va-allattacco-su-un-presunto-compenso-ma-in-mano-non-ha-nulla-per-dimostrarlo/. Senza ottenere risposta alcuna.

In questa circostanza più che argomentare sulla legittimità o meno delle attività dell’ex deputato e sottosegretario Sgarbi (che, caro Antonio Belli, qualcuno dalle parti del Governo Meloni dovrebbe comunque porsi), ci preme riprendere il tema dell’utilità di tali iniziative e delle ricadute sulla città di Mondragone che tali presenze possano avere, anche considerando che vengono spesi soldi pubblici.

Quindi: al netto del clamore sui media locali durato un giorno o poco più e della passerella di quel pomeriggio, cosa resta della visita di Sgarbi a Mondragone?

Sgarbi è comunque un acclarato fuoriclasse e anche nelle circostanze più routinarie riesce con intelligenza a dare la sua zampata. E’ successo anche nel passaggio mondragonese, quando –gettando un po’ nel panico gli organizzatori che avevano apparecchiato i luoghi da visitare– ha voluto vedere il Criptoportico, trovandolo abbandonato tra le sterpaglie e l’immondizia. Avete un sito archeologico che può concorrere con i grandi siti più famosi, rinomati e visitati e può portare denaro, benessere, ha tuonato Sgarbi. Dopo aver rovinato la città con la speculazione edilizia vogliamo spendere un po’ di denaro per togliere le erbacce e riportare alla piena utilizzazione il criptoportico? “Lui” è in perfetto stato di conservazione, è nuovo, è più nuovo di voi”: https://www.matesenews.it/caserta-provincia-85/.

Domandiamo al sindaco Lavanga: “Che cosa è stato fatto da quel giorno e che cosa si intende fare per riportare alla piena utilizzazione il criptoportico? Azioni necessarie se non altro per dire che la visita di Vittorio Sgarbi è servita a qualcosa.

Redazione