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MADDALONI- Auto parcheggiate e sosta selvaggia: stop all’ambulanza e impossibile prestare soccorso. Ma quale coronavirus e quarantene? Qui, si rischia la vita per la sosta selvaggia e l’inciviltà. La storia si ripete, sempre uguale e sempre la stessa. Questa volta, persino un’ambulanza non è riuscita ad entrate nel vicolo di via Caudina. Tra un oceano di auto in sosta (nonostante i divieti), i paletti e il traffico (nella traversa di via Tiglio San Biagio e via Sergente Del Monaco) non solo non possono circolare (nel senso di entrata e uscita) i residenti, ma non ci si può concedere nemmeno il lusso di stare male e o di avere una prestazione sanitaria d’urgenza a domicilio. In quel budello, dove ormai insistono interi condomini, lo spazio è quello che è: le macchine passano con difficoltà. Quindi, le ambulanze non possono entrate. Per la cronaca, la persona bisognosa di cure è stata soccorsa. Ma non con l’ambulanza, si è dovuto fare ricorso ad un’auto privata. Storia ordinaria di sosta selvaggia. Vivere così, tutti i giorni, è difficile. Ma con questo stile di vita, trasformato in abitudine e quasi in diritto acquisito alla sosta fai da te, a volta si rischia anche la pelle. E al cospetto di un simile comportamento che diventa regola condivisa e stile di vita, nemmeno i paletti del sindaco De Filippo posso molto. Siamo tornati nella stradina, si nota che persino l’accesso allo scivolo dei disabili è reso poco praticabile dalle auto in sosta. Restano ancora senza risposte le troppe e datate poteste dei residenti.

Redazione