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MADDALONI– Zuffa nell’Ufficio di Piano. Doveva essere un confronto con il redattore del Puc si è trasformata in una baruffa tra membri della maggioranza. Ormai, si pesta l’acqua nel mortaio: è riaffiorata l’eterna questione (mai risolta e mai sollevata fin dalla prima seduta) della incompatibilità per sopraggiunto pensionamento di Mario Barbato (Maddaloni nel Cuore). Il processo di water freezing (intostamento dell’acqua n.dr.) è continuato con una discussione sulle ipotesi progettuali di massima (ancora largamente ipotetiche) dei progetti di soppressione dei passaggi a livello e di tutte le opere sostitutive. E c’è pure qualcuno che è rimasto ancora all’ipotesi interramento (archiviata con pubblici atti amministrativi nel 2014). E molti non sanno nemmeno che la discussione sui tempi di chiusura del passaggio a livello di via Appia, in fase di superamento e risoluzione, è oggetto di un attento confronto in corso tra il sindaco De Filippo e l’Ad di Rfi Maurizio Gentile. Diradata la nuvola di fumo e persa più di un’ora in sterili contrapposizioni, si è scoperto alla fine che il redattore non è stato aggiornato adeguatamente sull’evoluzione di opere già in corso. Non è stato dotato delle planimetrie della viabilità collegata all’apertura del casello autostradale sull’A30, dell’edilizia realizzata negli ultimi quattro anni e degli altri interventi sul territorio. Tra un freezing water e l’altro (tra un intostamento di acqua e l’altro n.d.r.), pestando nel mortaio del chiacchiericcio della politica, ci si dimentica di compiere atti essenziali per agevolare o accelerare nonchè creare tutte le condizioni tecnicamente più favorevoli per la redazione del Puc che la città attende da 10 anni. Solo Mario Barbato rompe il silenzio: “Si parla di tutto ma non di ciò che serve per arrivare al completamento di tutti gli atti urbanistici in tempi certi e brevi”.

Redazione