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MADDALONI- Da una parte si lavora a costruire percorso di cassa integrazione. A cominciare dalle 30 unità della Sogesa. Dall’altra, si sprecano i colpi di scena. All’Interporto Sud Europa non c’è mai un percorso lineare. Adesso, la società “Antichi Spelndori”, committente dei lavori di completamento, ha interrotto per “ghravi inadempienze contrattuali il rapporto con la Intercos. E la crisi occupazionale diventa mezza occupazionale (con i percorsi di cassa integrazione) e mezza contrattuale con la rescissione contrattuale alla Intercos. Le motivazioni sarebbero tutte nelle inadempienze collegate agli obblighi contrattuali che coiì si possono sintetizzare: l’Intercos non avrebbe trasmesso la progettazione esecutiva/costruttiva della struttura prefabbricata oggetto di contratto; non avrebbe trasmesso l’aggiornamento dei piani dei lavori comprensivo dei ritardi accumulati e non avrebbe la sollecitata nuove programmazione delle opere. Tanto premesso il contratto viene risolto per inadempimento. L’ennesimo colpo scena complica il piano di tutela occupazionale trimestrale programmato dai sindacati. Adesso c’è una certezza: la ripartenza o il decollo delle opere di completamento dell’Interporto è stata solo un bel sogno o una vaga promessa.

bocchetti