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MADDALONI- Una scena tristissima che si ripete sempre uguale negli anni. Ha riaperto i battenti l’«outlet clandestino» così è conosciuta la vasta periferia di Maddaloni e il dedalo di strade interpoderali trasformate in sversatoi. Oggi pomeriggio, il Nucleo Ecologia della Polizia Municipale ha scoperto l’ennesimo sversamento di abiti usati in via Lamia. Appena in tempo, prima che fosse ridotto in cenere. All’incrocio tra due sentieri sono stati abbandonati presumibilmente più di un carico di vestiti: giacche, pantaloni, qualche borsetta e tutto quanto fa abbigliamenti. Tutto rigorosamente sballato, cioè privo delle protezioni, e abbandonato. I vigili indagano sui possibili operatori e e sul vasto indotto di lavorazione dell’usato e delle fabbriche abusive. E’ caduta un’illusione: si pensava, anche sulla scorta delle operazioni “Terra dei Fuochi”, che si fosse fermata l’ondata di sversamenti abusivi di indumenti usati, scarti di sartoria, scarpe, borse, ritagli di pellame, tomaie e poi ancora zaini e tantissimo materiale in plastica lungo le strade perimetrali dell’ex «area di sosta Calabricito» sull’A30 (chiusa agli automobilisti) e soprattutto le sue pertinenze confinanti con  l’Interporto, lungo il raccordo tra via Ficucella (ingresso della piattaforma intermodale) e ovviamente la strada provinciale Calabricito. Per la cronaca, i controlli interforze (Esercito-Polizia Municipale) hanno assestato diversi duri colpi alle organizzazioni dedite al trasporto e sversamento di rifiuti, attive anche nei confinanti comuni di San Felice a Cancello e Acerra. Ma la repressione non basta. Serve la deterrenza e la mobilitazione civica di chiunque possa fornire indicazioni e indizi utili alle indagini. E anche questa volta, è proprio il caso di dire che i vigili urbani metteranno le mani nei rifiuti alla ricerca di elementi utili, come è avvenuto in passato, per risalire agli autori, eventuali committenti oppure agli opifici a cui sono riconducibili le lavorazioni dei materiali e da cui è partito l’ennesimo grosso carico di rifiuti speciali con destinazione sempre l'”area vasta” ovvero il confine tra Maddaloni e Acerra al ridosso della centrale terminale dell’elettrodotto Matera-Santa Sofia, A30 e Interporto. Si lavora nel massimo riserbo su più fronti.

Redazione