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MADDALONI- L’avevamo detto. La tensione cresce e fa brutti scherzi. Anche se lo scontro-confronto è tra i sindacati e la Buttol giocoforza il comune di Maddaloni è indirettamente coinvolto. E’ inutile negarlo. E stamattina, dopo la dura presa di posizione delle segreterie di provinciali Fp-Cgil e Fit-Cisl che non riconoscono gli accordi sull’orario di lavoro e ventilano, denunciando comportamenti antisindacali, il ricorso alla magistratura e all’Ispettorato del Lavoro, c’è stato il primo siparietto e il primo assaggio di scontro verbale. Da una parte l’azienda che ha invitato i dipendenti a rispettare il nuovo orario di lavoro (inizio ore 5.00) dall’altra i dipendenti in sciopero banco che hanno rivendicato il pagamento ticket, la nuova massa vestiaria e altro. E che è successo? Che è stato tirato in ballo l’ente locale che non sarebbe in pari con i pagamenti. Il tam tam vola veloce tanto che il comune, come accade puntualmente da tre anni, anni ha smentito l’esistenza di pendenze creditizie. Ed è solo l’inizio. Sembra di rivedere un film già visto proprio esattamente un anno fa. Da una parte l’azienda, dall’altra i dipendenti e in mezzo il comune. Ma, al netto delle difficoltà e delle legittime posizioni della parti, è mai possibile che da oltre un anno non si riesce a trovare una soluzione ad una vertenza strisciante che si ripete sempre uguale a se stessa? Che fine deve fare questo appalto e questa complicata trattiva con i sindacati? Sembra un continuo girotondo. Si ritorna sempre al punto di partenza. Si continua sempre a parlare di ticket mensa, vestiario, mezzi d’opera, orario di lavoro, dispositivi di protezione individuale e chi più ne ha più ne metta. Nemmeno le trattative sindacali più difficili ed estreme durano così a lungo. Eppure, alla fin fine, sono garantiti i pagamenti sempre. Non sono a rischio posti di lavoro. Quindi altro che trattativa difficile. Forse, ci vuole più buon senso e buona volontà nel rispetto degli interessi di tutti: dei lavoratori, dell’azienda, del comune committente e soprattutto dei cittadini utenti.

Redazione