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De Angelis: ”Siamo pronti a ricorrere in Cassazione contro il cavillo sollevato dalla commissione elettorale”

Un’estate passata a raccogliere firme, organizzare le liste, trovare i candidati. Un problema legato all’autenticazione delle firme nel salernitano rischia di far saltare tutto.

Non ci sta lo storico dirigente comunista ed ex parlamentare Giacomo De Angelis. Il rischio per la circoscrizione Campania 2 (Caserta, Avellino, Benevento e Salerno) è quello di non trovare la Falce e il Martello sulla scheda elettorale, né lo storico Partito Comunista Italiano.

Onorevole, cosa è successo?

Sono molto amareggiato. È stata una raccolta firme complicata, in molti di noi hanno sacrificato le ferie per tutti gli adempimenti proibitivi in questo periodo estivo. Poi un cavillo burocratico da professori di diritto rischia di estrometterci dalle consultazioni.

Quale sarebbe l’intoppo?

Ci sono problemi relativi all’autenticazione delle firme raccolte nel salernitano. L’autenticazione avvenuta per tramite di un avvocato. Secondo la commissione elettorale, l’avvocato non avrebbe comunicato all’ordine di appartenenza la sua disponibilità alle operazioni di autenticazione per le presenti elezioni, avendolo però fatto nel recente passato per i referendum. Le liste per la Camera dei collegi salernitani, infatti, sono state ricusate e rischiano di coinvolgere per intero i collegi della circoscrizione Campania 2 sia per Camera che per Senato. Il tutto, sembra quasi come precostituito.

In che senso, scusi…

È davvero assurdo quanto è successo e sta succedendo in Italia. Stiamo al limite della costituzionalità ma soprattutto della democrazia. Chi non siede in Parlamento è stato obbligato a raccogliere le firme in questo periodo caldissimo, mai successo prima. Le firme dovevano essere, poi, corredate dei certificati elettorali dei sottoscrittori, ma in molti casi abbiamo trovato addirittura gli uffici elettorali chiusi e con personale fortemente ridotto per le ferie estive. In tutta Italia arrivano segnalazioni di ricusazione da parte delle commissioni elettorali, al minimo cavillo. Abbiamo per questo scritto al presidente Mattarella, al Governo e al Ministero degli Interni, perché si facciano garanti della partecipazione democratica. In Inghilterra bastano mille firme su tutto il territorio nazionale per poter presentare le liste alle elezioni; ma da noi non si vuole la partecipazione. La politica deve rimanere per pochi eletti; anche se questi eletti non fanno altro che lamentarsi dell’astensionismo e poi fanno di tutto per allontanare le persone dalla partecipazione.

Cosa succederà ora?

Attenderemo il completamento del lavoro delle commissioni elettorali, ma siamo già pronti a ricorrere in Cassazione a livello nazionale. Smaltita l’amarezza di questi giorni, comunque vada, partiremo con la campagna elettorale.

Si tornerà quindi alla politica?

Eh sì. Non è possibile che oggi il problema dei partiti sia soltanto stare con Putin o contro Putin. Lo scontro politici oggi sembra essere solo: reddito di cittadinanza sì o no. Per noi, invece, il tema centrale resta il lavoro, soprattutto nel Mezzogiorno. È questa la vera emergenza per il Sud, a cui il reddito di cittadinanza, che va rivisto integralmente, è stata almeno una risposta.

L’on. Giacomo De Angelis
Redazione On Line