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Carlo Scalera
Anche a Maddaloni si cominciano ad accendere i riflettori sul referendum.
Siamo tornati dalle vacanze, siamo un po’ più riposati, forse qualcuno è rimasto troppo stressato, non fa niente, “buttiamoci” tutti a studiare su come votare al prossimo referendum.
Prima di parlare del si e del no e delle novità, devo fare una precisazione che a tutti i giovani e a noi piace il nuovo, bisognerebbe conoscere a fondo le ragioni del no e del si, altrimenti si rimane in superficie.
Vedete se si potesse correggere la riforma come si corregge un testo qualsiasi, quello che si dice in giro avrebbe perfettamente senso. Il problema e’ che una riforma del genere, come molte leggi, e’ piu’ simile ad una ricetta: quando il piatto e’ uscito dal forno si possono anche notare dei piccoli difetti, ma non c’e’ modo di tornare indietro e correggerli senza ricominciare tutto daccapo.
Questa riforma non e’ stata imposta, e’ stata votata secondo le regole stabilite dalla Costituzione, e adesso viene sottoposta a tutti i cittadini per l’approvazione. La mia preoccupazione, consiste nel fatto che in giro c’è molto pressapochismo, siamo tornati dalle vacanze, facciamo il comitato per il si o per il no . Quindi si cominciano a vedere gente di idee di sinistra andare a braccetto con quelli di destra e viceversa, un vero casino e siamo appena tornati dalle vacanze, immaginate tra un po’.
Bella l’ultima frase del francese:” I proletari non vogliono più abbattere il sistema, temono che crolli”. Osservazione perfetta. Noi da giovani lottavamo contro il padrone, oggi il padrone non c’è più, dominano le multinazionali. Devi ubbidire e basta; alla minima reazione alzano le tende e vanno altrove, cercano solo la scusa per delocalizzare.
Forse per questo non ci sono più i grandi movimenti operai. E tutto questo non è bene. Noi vecchi abbiamo avuto la libertà, lottato per averla, i giovani di oggi stanno conoscendo solo lo schiavismo.
Infatti oggi In piazza, sui marciapiedi per anni ci si è lamentati dei numerosi, troppi ed inutili parassiti che siedono in Parlamento, dei loro super emolumenti, più le agevolazioni, aerei, treni ,pranzi di lusso a pochi spiccioli, mentre alcune famiglie non riescono a mettere nulla a tavola per la cena.
Ebbene ora che si vogliono eliminare 350 senatori, costituire una Camera delle Regioni come per anni ha chiesto la lega che è stata al governo con il Berlusca, gente scelta dai cittadini nelle votazioni regionali per cui pagati la metà di un senatore, c’è una forte avversione a cambiare, da parte di chi voleva aprire il Parlamento con l’apriscatole e cacciare i mercanti’ dal tempio della Democrazia!
Oggi noto mio malgrado che chi è per il NO è contro Renzi, chi è per il SI è per Renzi. Il fronte del NO è un’armata che comprende: comunisti, leghisti, pentastellati, berlusconiani, fratelli d’Italia, figli della lupa, ex partigiani, ex repubblichini, e, ciliegina sulla torta, pure il PD, tutti insieme ma divisi.
A questo punto se vince il SI, ha vinto Renzi contro tutti; se vince il NO, metti 52% contro 48%, vuol dire che il partito che sostiene Renzi è il maggior partito del paese.
Il fatto che oggi non trovi uno che sostiene Renzi neanche a pagarlo a peso d’oro , ma tutto questo è irrilevante: nel ’70 nessuno votava DC e pochi anni fa nessuno votava Berlusconi, eppure al momento dalle urne uscivano risultati inaspettati. Concludo dicendo e chiedo a voi che mi leggete, perche’ non si discute in Parlamento il reddito di cittadinanza ? Perche’ non si discute in Parlamento il dimezzamento degli stipendi dei Parlamentari? Perche’ non si discute in Parlamento l’abolizione delle pensioni d’oro? Potrei continuare all’infinito, ma temo di annoiarvi.

bocchetti