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MADDALONI- Che ne è del “Ponte Vapore” e dei simpatici camionisti? Continua il transito come se non ci fossero alternative o altre strade. Insomma, tutte le strade portano al “Ponte Vapore”. Se domani dovesse crollare, l’Italia intera sarebbe divisa in due. Un paradosso che ben esprime la cocciutaggine e l’indifferenza dei “bisonti della strada” Nonostante le segnalazioni in procura e i Tir sfasciati, non si arrendono (come ben si vede nella foto scattata alle ore 12). La vera notizia è che la struttura. tra qualche settimana, sarà chiusa per lavori. Il Comune e Rfi (direzione compartimentale di Napoli) stanno limando gli ultimi accordi sulla gestione dell’attraversamento. Completate le analisi strumentali e le indagini sull’impalcato e le spalle del ponte, si sta programmando il tipo di intervento. L’unico nodo da sciogliere è sulle competenze. Una cosa è certa: Rfi ristrutturerà il vecchio ponte. Lo adeguerà alla norme sismiche e ne ricostruirà i muri di contenimento laterali. C’è un ultimo intoppo da risolvere: quello delle competenze gestionali future dell’infrastruttura e della manutenzione ordinaria. Si discute degli interventi non solo sulle spalle (che spetta a Rfi) ma anche sull’impalcato su cui l’ente locale vorrebbe impegnarsi limitatamente alla manutenzione della sola sede stradale.

Redazione