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Potrei considerarmi una persona realizzata e paga di quello che ho raggiunto, eppure al contrario sento che proprio chi come me ha centrato i propri obiettivi, ha il dovere di fare in modo che anche altri abbiano la possibilità di percorrere la loro strada e tagliare i traguardi desiderati.
Maddaloni, la nostra meravigliosa Maddaloni, è una città benedetta dalla natura e tradita dagli uomini, toccata da una storia millenaria e piena di opportunità uniche che spesso si lascia sfuggire. Sento che la mia terra ha diritto ad avere un’opportunità di rilancio e di rinascita. Occorre uno sguardo sereno e limpido, non offuscato da interessi personalistici.
Io come tante persone perbene amiamo profondamente questa città e mi fa rabbia che ancora oggi esistano tante ambiguità, tanta confusione e tanta incertezza sul suo futuro. Una città in cui le periferie sono dimenticate e lo stesso centro storico, seppure rimesso in ordine qualche decennio fa e che già mostra notevoli cedimenti , è desolatamente vuoto, con le attività commerciali che annaspano o muoiono. Maddaloni vive una situazione di emarginazione territoriale e personale che preclude anche la speranza a una generazione intera che, con la speranza, ha perso anche la fiducia.
Oggi, come tanti cittadini, politicamente sono senza tessera ma guardo con interesse e speranza verso il movimento dei pentastellati, pur non legandomi ad esso in modo radicale e non condividendo in parte il loro modo di agire, ma per fortuna continuo a vedere in esso un trampolino per dare avvio a quel necessario processo di rivoluzione sociale e culturale, di cui gli altri partiti non fanno assolutamente menzione, senza il quale continueremo a fare come il cane che si morde la coda.
Vuoi il caso che in questi giorni anche nel pd locale noto un certo risveglio, noto un non so che di riscatto, sinceramente non so dove possono arrivare. Dovrebbero scardinare e capire se gli uomini e le forze politiche che collaborano con loro vogliono veramente avere qualche speranza di sconfiggere la mala-politica ! Mi spiego, nessuno di loro, da solo, potrà abbattere il sistema di potere e clientelare che ha dominato la nostra Maddaloni . Mi chiedo hanno mai riflettuto sul fatto che centro-destra e centro-sinistra sono del tutto simili? Che, quando si sono alternati, alla guida del nostro paese non è cambiato niente: anzi, che i nuovi hanno fatto peggio dei predecessori?
Siamo stati circondati da una classe politica di bugiardi e spregiudicati che potrebbero ancora far presa sugli elettori, perché sanno come si fanno le campagne elettorali, utilizzando servi sciocchi e persone ingenue o in buona fede.
Perciò, l’unica possibilità di liberare la città può passare “anche” dall’intesa con (e tra) quelli che hanno avuto minori responsabilità del degrado. Ad una precondizione: che nessuno creda di essere “il più bravo” o il “possessore della verità” e che tutti siano disponibili a “servire” la comunità prima dei loro partiti, delle loro idee, delle loro ambizioni e dei loro interessi! E’ difficile, sembra impossibile, ma si può fare!”.
Allora cosa sperare con l’anno nuovo solo una speranza di una nuova stagione di grande cambiamento istituzionale che sarà possibile e sostenibile solo attraverso il mutamento dei comportamenti e degli stili di vita e il forte rilancio di un comune senso morale.
Bisognerà guidare con professionalità le insufficienze delle risorse pubbliche per un welfare abilitante e la mancanza se no la ridotta efficacia della burocrazia della macchina comunale. La buona politica sarà chiamata a governare un tale disorientamento e, in particolare, a mobilitare risorse ed energie per compensare le spinte recessive con nuovi stimoli a intraprendere e investire; a individuare nuove modalità di soddisfacimento dei bisogni della città dormiente; a ricostruire un’economia socialmente e ambientalmente più sostenibile.
Per terminare posso solo dire che ci vuole l’impegno di chi crede che si possa cambiare e cambiare in meglio: per poter sostituire al familismo amorale un senso di comunità allargato, all’opportunismo il servizio per gli altri, alla disonestà l’onesta, al privilegio la competenza, ai giochi di potere la fiducia verso il cambiamento. Non sto dicendo che tutto sia facile. Ma penso e credo che è il caso di smettere di essere arrabbiati o disillusi e di fare un passo avanti ed impegnarsi. Oggi il potenziale politico della nostra comunità è in stand-by. Se riusciamo a riattivarlo ci sarà davvero qualche possibilità di cambiare.
bocchetti