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MADDALONI- “Chiuso per pensionamento” atto terzo. C’è grande confusione all’ombra dello scalone dell’Ufficio tecnico comunale. I pensionamenti continuano e il personale è sempre più esiguo: si allungano le liste d’attesa; aumentano i disagi e i vecchi allarmi sul rischio paralisi ritornano. A febbraio, ci si lamentava del rallentamento senza fine per l’’80 per cento delle attività edilizie residue sul territorio. Di certo si sono allungati i tempi ed è cresciuta l’esasperazione. E quindi torna il tormentone “short list di tecnici esterni” si o no? Certamente il personale è sempre lo stesso, che fare? Così il “popolo dei tecnici” sembra aver superato la soglia della sopportazione contro i ritardi e le liste d’attesa. Di questo, forse, se ne parlerà di persona con il sindaco Andrea De Filippo domani pomeriggio alle 17 all’ex macello. Il primo cittadino, brutto carattere compreso, parteciperà ad una unica condizione: si al confronto tecnico a tutto campo, no a invasioni di campo politiche. Eppure a ben vedere, e cogliendo gli umori dietro le quinte, il “popolo dei tecnici” vuole vederci chiaro sulle procedure del Puc e sulle tavole preliminari. Non si sà a che punto è l’elaborazione della nuova fotogrammetria; non è stato individuato il responsabile unico del procedimento che deve gestire la fase delle audizioni. Per questo il problema delle incongruenze ossia della correzione delle tavole diventa enorme. Vanno adeguate le indicazioni delle lottizazzioni già eseguite e non inserite. ma c’è il caso delle lottizzazioni mai iniziate e inserite. E poi c’è il caso degli elaborati sui progetti collegati agli interventi di Rfi, il tracciato corretto dell’acquedotto Carolino, del Parco Urbano e molto altro ancora. Atti ordinari che diventano problematici se l’amministrazione non attiva gli atti necessari per completare i percorsi che dovrebbero portare verso l’adozione.



Redazione