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La gara col Getafe è in programma domani a San Siro, valida per l’andata degli ottavi di finale di Europa League: la decisione è stata presa dal presidente della squadra spagnola

Il Getafe non andrà a Milano, anche a costo di perdere il turno“: sono le parole di Angel Torres, presidente del club spagnolo. La decisione è frutto di quanto sta accadendo in Italia, dichiarata interamente zona rossa in seguito al diffondersi dell’epidemia Coronavirus. L’UEFA ha disposto che la gara di Europa League sia disputata a porte chiuse, ma la società iberica ha chiesto al massimo organo calcistico europeo lo spostamento del match o il suo svolgimento in campo neutro, al di fuori dell’Italia. In forte dubbio anche la gara di ritorno, prevista per giovedì 19 a Getafe: il governo spagnolo infatti ha vietato l’arrivo dei voli dallo Stivale. In bilico anche BarcellonaNapoli (18 marzo) e SivigliaRoma (domani).

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LE DICHIARAZIONI DI TORRES

“Abbiamo chiesto alla Uefa di trovare un’alternativa a Milano. Se la situazione non cambia credo che non andremo in Italia a giocare contro l’Inter. Che senso ha tutto questo? Il Governo spagnolo proibisce l’arrivo di aerei dall’Italia e il Governo italiano ha sospeso la Serie A e io mi devo buttare nel fuoco?”

AIC, NO ALLA PARTITA – Le parole di Torres fanno il paio con l’appello lanciato dall’AIC e dall’AFE (Asociación de Futbolistas Españoles). Insieme hanno chiesto la sospensione di Inter-Getafe.

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ARSENAL IN QUARANTENA, NIENTE GARA CONTRO IL CITY

Salta Manchester City-Arsenal. Ad annunciarlo gli stessi Citizen: “La decisione è stata presa per precauzione e su consiglio dei medici, dopo che è stato rivelato che membri dello staff dell’Arsenal sono stati in contatto col proprietario dell’OlympiakosEvangelos Marinakis, positivo al Covid-19″. I membri dello staff e i giocatori dei Gunners resteranno in isolamento per i prossimi 14 giorni. Il contatto risale allo scorso 27 febbraio, giorno del match ArsenalOlympiakos, ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League.

Luigi Ottobre