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di Pierluigi Renga

Caserta – “I temi della vicinanza alle imprese, territorio e sviluppo sono molto familiari non solo a me, ma anche alla mia organizzazione e proprio su questo paradigma, abbiamo declinato da sempre ogni nostra azione; Il nostro essere è fare rappresentanza, e per noi è l’aspirazione di costruire percorsi di sviluppo per le nostre imprese e di creare ricchezza per i nostri territori”. Queste le prime riflessioni di Francesco Geremia, segretario generale di Cna Campania Nord, intervenuto stamattina in diretta streaming al dibattito “Possiamo e dobbiamo ripartire” promosso dalla 012factory, realtà casertana da sempre al sostegno delle start-up, rappresentata in qualità di moderatore dei temi affrontati stamattina da Enrico Vellante.
Momenti di riflessione condivisibili, dove si è sottolineato della necessità di ripresa delle attività produttive ancora sospese e della inefficacia di alcuni provvedimenti atti al sostegno di queste, anche regionali ed in tal senso sottolinea ancora Geremia: “In un momento straordinario, quale quello generato dal Coronavirus, abbiamo fin da subito auspicato e richiesto alle istituzioni interventi straordinari. Ma questi non hanno prodotto risultati apprezzabili, come i finanziamenti previsti dal cura-Italia, dato che il rapporto con le banche resta estremamente conflittuale con difficoltà di accesso da parte delle nostre imprese della necessaria liquidità dettata dal momento. Diventa complicato quindi ottenere il credito a causa della burocrazia che soffoca le imprese. Si sta assistendo, purtroppo, ad una guerra tra poveri, causati tra l’altro dagli interventi della Regione Campania come il bonus a fondo perduto dei 2000€ alle micro imprese, che ha escluso le imprese che, nonostante la propria attività non sia stata sospesa, di fatto hanno subito quasi totalmente una contrazione degli incassi dovuti proprio all’impossibilità di uscire del privato cittadino, se non per motivi di effettiva necessità e di urgenza. E’ il caso dei fotografi, degli impiantisti e questo sistema ha costituito una guerra, appunto, tra poveri da evitare in questo delicato periodo di difficoltà”.
Chiude il dibattito Vincenzo Durante di Invitalia: “Uno strumento davvero utile in questo periodo è quello del Resto al sud che può finanziare la ripartenza delle imprese costituite dopo il 21 giugno 2017. Quindi sottolineo di come il sistema resto al sud non finanzi solo le start-up in senso stretto ma anche la ripartenza di imprese già esistenti, che ridefiniscono la propria struttura aziendale.” Sono intervenuti al dibattito anche Mario Pagani della Cna Nazionale e Massimo Calzoni della Invitalia.

Redazione On Line