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Il Comitato Tecnico Scientifico non ha mai stilato un protocollo per i centri sportivi: si seguono le linee guida del Ministero dello Sport

Daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e per verificarne il rispetto, altrimenti la settimana prossima saremo costretti a sospendere l’attività che si svolge al chiuso o nelle piscine“. Così il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di ieri in cui annunciava le misure del nuovo dpcm. Una scelta che è il frutto della prevalenza di una parte della maggioranza di governo nei confronti di una parte più propensa invece ad un’immediata chiusura, come chiesto anche dal Comitato Tecnico Scientifico. Tuttavia le parole di Conte suonano come un forte campanello d’allarme per i centri sportivi: se entro una settimana i numeri della pandemia dovessero ancora peggiorare, si chiude.

Ma esattamente, a quali protocolli si riferisce il premier?

In realtà, quando lo scorso fine maggio le palestre hanno riaperto dopo 3 mesi di lockdown, lo hanno fatto senza il consenso del Cts che, tra l’altro, non ha redatto nessun protocollo a proposito. Sono state invece seguite le linee guida stilate dei tecnici del Ministero dello Sport. Linee guida sulle quali il Cts ha mosso delle osservazioni – come garantire un’adeguata areazione degli spazi e un allargamento degli stessi – e che oggi sono ritenute, data la situazione, insufficientemente sicure.

Il Cts dunque avrebbe preferito subito una chiusura dei centri sportivi nell’attesa dell’elaborazione di un adeguato protocollo. Ma nessuno al momento ha chiesto al comitato di lavorare ad una sua stesura. E allora le parole del premier Conte suonano poco chiare. Perché se si tratta di redigere nuove linee guida, una settimana di tempo potrebbe non essere sufficiente. Se si tratta invece di adeguarsi alle prescrizioni del Ministero dello Sport, ecco si rende necessaria attuare una vasta campagna di controlli per sanzionare o chiudere quelle attività non in regola. La sensazione però è che il destino delle palestre e delle piscine sia legato al numero dei nuovi contagi di questa settimana.

LE ATTUALI LINEE GUIDA DELLE PALESTRE
  • Distanziamento di un metro e utilizzo della mascherina negli ambienti comuni e negli spogliatoi
  • Distanziamento di due metri mentre durante l’attività
  • Utilizzo dei dispenser con gel per le mani
  • Igienizzazione degli attrezzi prima e dopo l’utilizzo
  • Adeguati sistemi di aereazione
  • Divieto di promiscuità nell’utilizzo degli armadietti
  • Eventuale misurazione della febbre o autocertificazione

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Luigi Ottobre