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L’AMBCda quattro anni insiste affinché il Consigliocomunale approvi il Regolamento per l’Amministrazione condivisa(proposta di regolamento consegnata al sindaco nella campagna elettorale del 2017 e fatta pervenire successivamente a tutti i consiglieri comunali), quale indispensabile strumento regolatorio sul quale poter organizzare il coinvolgimento dei cittadini singoli e/o associati. L’AMBC da sempre tesse le lodi del volontariato, dell’associazionismo e del non profit. Soprattutto quando-come nel caso dell’illuminazione del castello medioevale sulla vetta del Monte Petrino-(e senza alcun giudizio di merito rispetto all’iniziativa) è un volontariato che interviene con mezzi (e soldi) propri a beneficio dimolti. E, in particolar modo, quando si agisce correttamente, avendo preventivamente acquisito le dovute e formali autorizzazioni (o no?), sempre indispensabili quando si interviene su un bene comune (o quando si trattano dati sensibili attraverso l’acquisizione di immagini), ma ancor di più in questo caso perché tale complesso monumentale dal gennaio 1988 è stato dichiarato di importante interesse storico-artistico e, pertanto, ai sensi dell’art. 4 della legge 1/6/1939, n. 1089,sottoposto a tutela. Quindi, se l’associazione che “ha dato luce” al castello ha agito correttamente ha tutta la nostra stima e i nostri sentiti ringraziamenti. Non sopportiamo, invece, gli “attacchi social” rivolti a qualche cittadino impegnato politicamente ed anche candidato nel recente passato che si è interessato (o che vorrebbe interessarsi) delle sorti del nostro castello: https://www.change.org/p/consiglio-comunale-di-mondragone-illuminiamo-il-castello. Pensiamo che per il castello, come per qualsiasi altro bene pubblico, a nessuno possa essere inibita la possibilità di proporre, d’intervenire e di agire (nella legittimità) ed anche di dissentire, senza per questo diventare oggetto delle attenzioni degli immancabili “leoni di tastiera”. Anche perché in tal modo si rafforza la nostra convinzione (per la verità presente da sempre) che la cosiddetta “società civile” non sia affatto migliore della “classe politica” (a tutti i livelli),anzi. Qualche ulteriore perplessità l’abbiamo anche a proposito di una notasocietà di capitale,già alquanto utilizzata dall’Amministrazione Pacifico, che dovrebbe gratuitamente(così ci informano tramite social) sorvegliare il castello e la vetta del Monte Petrino. Perché non riusciamo a capire il motivo e l’urgenza di un tale servizio (e, anche in questo caso, ci domandiamo: ci sono le autorizzazioni e gli incarichi del caso?). E, soprattutto,perché ci ricordiamo che non molto tempo fa era stato strombazzato dai soliti notiun finanziamento pubblico regionaleper il restauro dei resti del castellohttps://www.litoraledomizio.net/mondragone-castello-monte-petrino-2milioni-e-500mila-euro-per-il-restauro/.  Chi ci segue da tempo sa che non siamo stati proprio teneri nei confronti delle tante campagne di scavo attivate da vent’annia questa parte nel nostro territorio. Per molteplici motivi che non stiamo qui a ripetere. In questa circostanza vogliamo solo richiamare l’attenzione su un aspetto del complesso monumentale in questione, a nostro avviso di particolare interesse storico-artistico, che ci sembra però alquanto trascurato. Nell’aprile del 1989la Soprintendenza comunicava al Sindaco del comune di Mondragoneche durante lavori di sbancamento era venuto alla luce uno dei passaggi sotterranei che mettono in comunicazione la Rocca medievale con la vallata circostante, e precisamente il passaggio (del quale si ignorava il percorso al tempo della dichiarazione ex art. 4 legge 1089), costruito sotto il crinale a Nord-Ovest del Monte Petrino, attraverso il quale dalla Rocca si raggiunge la zona della “Cantarella”, cioè delle acque che alimentano la Fiumarella, nelle immediate adiacenze della Cappelluccia dedicata aMaria SS. Incaldana”.E anche tale pertinenza veniva posta sotto tutela. Siamo in attesa di una Cantarella che dopo la costosissimabonifica (non proprio trasparentissima, nonostante un’interrogazione regionale che l’AMBC ha fatto presentare al Consigliere verde Borrelli) venga restituita alla città (per cosa?). E ci domandiamo ancora una volta: ma se dal 1989 si era a conoscenza di questo passaggio e del vincolo posto dalla Soprintendenza, come è stato possibile allocare una pericolosa discarica in quel luogo?E il responsabile di quella nefasta scelta (notissimo e politicamente ancora in giro) non dovrebbe essere chiamato una volta per tutte a rispondere di un tale crimine? Vogliamo sperare comunque che la distratta Amministrazione Pacificopossa porre un po’ d’attenzionesu questo importante passaggio sotterraneoe,in generale, sul nostro Monte Petrino(e su tutti i beni comuni), cercando di contrastare una “certa anarchia del fare e del volemosebene” che avanza da tempo nel nostro territoriosotto la regia di qualche consigliere pasticcione ed incapace.Terminiamo con tre segnalazioni in occasione dell’8 marzo Giornata Internazionale della Donna: 1^:Tutte a casa”, donne e lavoro in pandemia: https://www.youtube.com/watch?v=HQwv-AvPw44,che andrà in onda in prima serata su LA7d;2^:l’appello per lascarcerazione di Dana Lauriola https://www.pressenza.com/it/2021/03/liberta-per-dana-lauriola/; 3^: le Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana”, a cura diAlma Sabatini:http://www.funzionepubblica.gov.it/sites/funzionepubblica.gov.it/files/documenti/Normativa%20e%20Documentazione/Dossier%20Pari%20opportunit%C3%A0/linguaggio_non_sessista.pdf.

Redazione