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“Ci sono impegni che l’Associazione Mondragone Bene Comune continua a portare avanti: ci siamo, per esempio, già attivati per la raccolta delle firme per una legge di iniziativa popolare di riforma degli articoli116 e 117 della Costituzione http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/e nei prossimi giorni ritorneremo formalmente su questa proposta e sulla necessità di scongiurare la cosiddetta autonomia differenziata. C’era anche un altro impegno già da tempo assunto dall’Associazione Mondragone Bene Comune. Un impegno direttamente connesso con la sua partecipazione alla Società delle Cura e che riguarda la campagna “Riprendiamoci il Comune”, che vede coinvolti a livello nazionale reti, comitati, realtà associative e di movimento e organizzazioni sociali.

Lapandemiaelacrisiclimaticahannoresoevidentiilimitidall’economiadelprofittoel’impellentenecessità di costruire la società della cura, a partire dai territori e dalle comunità locali, dai luoghi doveviviamo. C’è bisogno di costruire dal basso un altro modello sociale, ecologico e relazionale, C’è bisognodiabbandonare quelle strade liberiste e austere che hanno profondamente squassato le nostre comunità, chehanno ingabbiato i Comuni dentro la trappola del patto di stabilità e del pareggio di bilancio finanziario eche hanno minato la loro storica funzione pubblica e sociale. Comuni costretti in questi anni a tagliare lespese, ad esternalizzare e a privatizzare sempre più la gestione dei servizi. Comuni che hanno rincorso lacementificazione dei suoli, la mercificazione dei beni comuni e che hanno praticato tagli alle risorse sociali.Comuni   che sono sempre meno luoghi della democrazia di prossimità e sempre più “cavalli di Troia”degliinteressiprivatisticiefinanziari dentrolecomunità territoriali.

La campagna Riprendiamoci il Comune punta a fermare questa pericolosa deriva e ad invertire la rotta, soprattutto attraverso la proposta di due leggi d’iniziativa popolare.

La prima proposta di legge si propone una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzionedelpersonale,re-internalizzandoiservizipubblici,difendendoilsuolo,ilterritorioeilpatrimoniopubblicoedandoallecomunitàterritorialiglistrumentidiautogovernopartecipativo.

La seconda proposta di legge si propone la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti partecipativamente decisi. Si tratta di due proposte in grado di intervenire in maniera sistemica su tutti i nodi che oggi svuotano i Comuni di ogni significato, di incidere sui diritti sociali, ecologici e relazionali delle comunità territoriali, di salvaguardare i saperi del lavoro pubblico e di ridare dignità e ruolo all’Ente locale. Due proposte in grado di di trasformare alla radice il ruolo della partecipazione, dell’autogoverno e della democrazia di prossimità.

MarcoBersaniinpochiminutiinquestovideoillustralefinalitàdellaCampagna“RiprendiamociilComune”eleduepropostedilegge:https://www.youtube.com/watch?v=fjIZ3kG4dY4.

AbbiamocostituitoilComitatoterritoriale“RiprendiamociilComune”,chesaràilpuntodiriferimentodellacampagna soprattutto per i Comuni della Riviera Domiziana e per quelli dell’entroterra.Chi è interessatopotrà scrivere a: riprendiamocilcomunerivdomizia@gmail.com. Nelle prossime settimane ritorneremoadoccuparcidellaCampagna confocussulle2propostedilegge.

Com’è noto, la legge prevede che le proposte di legge d’iniziativa popolare raccolgano almeno 50.000firme nell’arco di sei mesi. La novità importante è che ora è possibile anche la raccolta di firme digitali attraverso SPID. Il nuovo regolamento del Senato prevede che ogni proposta di legge d’iniziativa popolarevengaobbligatoriamenteportataalladiscussioneinAulaentro90giornidallaconsegnadellefirmeraccolte.Il Comitato nazionale prevede di far partire la raccolta di firme entro la metà di gennaio 2023. Ma di questo e d’altro vi terremo costantemente informati”.

Redazione