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Sequestrati due milioni di euro. Contestata associazione a delinquere per emissione di fatture false relative a operazioni insistenti necessarie per poter versare i contributi previdenziali attraverso la strumento della compensazione di crediti iva

Il giorno novembre 2022 nel territorio dell’Agro Nocerino-Sarnese, all’esito di un’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore, i Carabinieri della locale Sezione di Polizia Giudiziaria hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali – emessa dal G.I.P. del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura – con la quale è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due milioni di euro circa a carico del consulente del lavoro A. O. e dei titolari di scuole paritarie L. G., B. A., F. R., O. E., M. G., B. A., N. A. e C. E. con sede nell’Agro Nocerino-Sarnese. È stato, inoltre, notificato ai 9 indagati avviso della conclusione delle indagini preliminari per i reati associazione per delinquere, falso, abuso d’ufficio ed indebita compensazione di crediti inesistenti. L’attività investigativa ha avuto origine dalla relazione ispettiva redatta dagli Ispettori della Sede I.N.P.S. di Nocera Inferiore, dalle cui verifiche era emersa una evidente sproporzione tra le reali esigenze delle scuole paritarie ispezionate, rispetto alla forza lavoro che risultava assunta a seguito dell’emanazione del bando per l’aggiornamento della graduatoria di Terza Fascia del MIUR pubblicato in data 30/08/2017. Dalla documentazione acquisita dalla P.G. è emerso che tra il gennaio 2012 ed il 30/10/2017 il consulente del lavoro A.O., con la complicità dei legali rappresentanti delle scuole paritarie, aveva instaurato fittizi rapporti di lavoro per 1503 soggetti. I soggetti assunti avevano poi dichiarato falsamente – nella loro domanda di inserimento per l’aggiornamento della graduatoria di Terza Fascia del MIUR – di aver prestato servizio presso le predette scuole paritarie, titolo che, valutato ai fini del punteggio, risultava determinante per l’assunzione presso le scuole pubbliche. Tale meccanismo fraudolento faceva quindi lievitare la loro posizione in graduatoria, penalizzando in questo modo altri lavoratori che si vedevano scavalcare dai predetti.

Redazione