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Sono entrati in funzione i varchi per la Zona a Traffico Limitato per i mezzi pesanti, ma è già polemica

Era una misura attesa da tempo, soprattutto dalla popolazione di via Polvica, piazza Castra Marcelli, via Maddaloni.

I varchi per la Ztl per i mezzi pesanti lungo via Napoli, la principale arteria di San Felice a Cancello, ma anche lungo la direttrice che dal Nolano va verso il Beneventano, entrano nel vivo dell’operatività. Così come annunciato dall’assessore Lello Melchiorre e dal sindaco Emilio Nuzzo.

Una disposizione, su cui negli anni passati, sia è tanto discusso soprattutto nella frazione di Cancello Scalo, annosamente flagellata dal traffico, specie dei mezzi pesanti. A beneficiare oggi dei varchi, però, è la sola via Polvica in particolare dal tratto che incrocia la strada provinciale n. 338 (Ischitella), lungo la quale i Tir hanno l’obbligo di svoltare arrivati alla zona videosorvegliata. La strada provinciale n. 338, ovvero l’area dove sarebbero dovuti sorgere gli insediamenti produttivi, termina sulla principalissima via Napoli, nel suo confine con Acerra (frazione Gaudello). Qui, per i camionisti, non ci sarà alcun obbligo a girare verso Acerra e potranno, bensì svoltare a destra presso il centro di Cancello.

A sancire tale possibilità è la stessa cartellonistica stradale, appena installata in piazza Castra Marcelli. La foto in copertina visualizza come i tir debbano, a 80 metri (ovvero in prossimità della Chiesa di Sant’Alfonso), svoltare e percorrere il sottopasso in direzione via Maddaloni.

Se il diritto è il rovescio dell’obbligo giuridico, l’obbligatorietà sancisce il diritto ai mezzi pesanti di trovarsi lì e indirizzarsi verso Maddaloni. Almeno lo sarà quando verrà riaperto il sottopasso ad oggi ancora sotto il sequestro giudiziario disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (foto sotto). Proprio per questo, qualche cittadino si chiede se la nuova cartellonistica non dovesse essere posta dopo la riapertura del sottopasso, non appena rimossa quella temporanea che indica il percorso alternativo.

La direttrice Nola-Maddaloni resta salva, anche perché lungo via Maddaloni e in zona Piazza Vecchia sono situati importanti siti produttivi, così come nella zona dell’ex Gela, che solo territorialmente fa capo ad Acerra, essendo raggiungibile solo per quest’arteria che una volta era la ex strada provinciale 8 Caserta – Nola.

La scelta, poi, dell’obbligatorietà della svolta a sinistra, è in controtendenza con tutti gli studi e le disposizioni sul traffico più moderni, in quanto è sempre considerata matrice di ingorghi.

C’è poi da valutare i veri effetti dei varchi sulla zona restante del territorio. La maggior parte dei “bisonti della strada” che percorrono via Napoli sono appartenenti ad aziende dei trasporti e della logistica con sede operativa proprio sul territorio sanfeliciano. Aziende che, come è giusto che sia essendo anche disciplinato dall’ordinanza comunale, chiederanno l’autorizzazione per far accesso nella zona limitata. Sarà il tempo a decretare l’effettivo impatto sul traffico lungo la principale arteria della città, che parte dal confine acerrano, per immettersi nel beneventano attraverso Arienzo.

Certo, resta una caso più unico che raro: in vista dell’importante opera (600 mila euro) di rigenerazione urbana di piazza Castra Marcelli, si decide di non risparmiare al traffico pesante la piazza della frazione più popolosa.

Di fronte, il più classico degli interrogativi: salvaguardare l’economia di una città o la sua vivibilità?

Redazione On Line