00 2 min 6 anni


MADDALONI- E’ in corso la rimozione di una montagna di rifiuti. Lungo l’area perimetrale della centrale Turbogas, già luogo prediletto per le combustioni clandestine di rifiuti speciali, materassi, gomme, rifiuti solidi urbani, mobilio e molto altro ancora e ordinarie, e su tutta via Mastrantuono è stata avviata una gigantesca operazione di rimozione. Che essendo gigantesca è condotta a colpi di pala meccanica. Qui, nei giorni scorsi, il sindaco Andrea De Filippo aveva condotto un sopralluogo. Oggi, sono partiti i lavori, in un luogo simbolo della mancanza di controlli e tutela e vigilanza del territorio come mai prima ha sperimentato Maddaloni. Sempre qui, per anni, ha soggiornato sempre tra i rifiuti una colonia di bulgari. E qui, i frustrati del sesso a pagamento hanno eletto la discarica ad alcova di fortuna. In questo luogo di degrado spinto sono all’opera le ruspe. Ma non basta perché resta aperto il problema delle vigilanza e del contrasto all’azione di stoccaggio abusivo dei rifiuti. Non basta perché nello stesso luogo nel 2012 l’Astir (con il contributo della Regione Campania) rimosse tonnellate di materiale. Tutto inutile. Come inutile è contenzioso, avviata dal comune con Enel e Autostrade e con alcuni privati sulla omessa vigilanza delle aree. La speranza è riposta nel nuovo protocollo d’intesa, siglato sotto l’egida del commissaria alla terra dei Fuochi, che estenda la vigilanza dell’Esercito anche di notte. La soluzione, forse più praticabile, è quella di chiudere o limitare gli accessi con sbarre e cancelli. Ma soprattutto installare un impianto di videosorveglianza ad alata risoluzione capace di leggere targhe, individuare volti e persone anche dopo il tramonto.

bocchetti