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MADDALONI- E’ arrivato il “Patto del prosciutto e del vino rosso”. Anche la politica si ammanta di suggestioni culinarie. Un tempo c’era il “Patto della crostata, così fu ribattezzato dal picconatore Cossiga l’accordo per cercare di salvare la bicamerale. Adesso, fatte le debite proporzioni, ma pur sempre per ridare vigore ad un processo politico scorre vino rosso e prosciutto, in località Torre Gaia. La coalizione civica a sostegno di Bruno Cortese si è ritrovata, da frizioni poi smentite e qualche tensione, per rinsaldare i ranghi in vista del lungo sprint verso il 10 giugno. Erano presenti i fedelissimi di “Maddaloni Green” capitanati da Angelo Schiavone in grande spolvero. Ormai, l’ex extraparlamentare di sinistra detto Feltrinelli, è sempre più a suo agio nei panni di “Gianni Letta di noi altri”: un piede nel Pd e uno in Maddaloni Green. Non a caso il patto della crostata fu siglato proprio in casa Letta. Dall’altra parte gli “scissionisti del Pd”, quelli confluiti nel “Movimento Democratico”, Città delle Idee di Razzano e Maddaloni Positiva. Si riparte dai brindisi. Il tutto dovrebbe tramutarsi in un rinnovato slancio dell’azione elettorale sul territorio ispirata da iniziative sui problemi cittadini più stringenti: scuola, ambiente e vivibilità. Abbiamo cercato di strappare qualche commento ai partecipanti del convivio. Oltre alle rassicurazioni sul ritrovato smalto politico, ci hanno spiegato che il vino era davvero molto buono, arricchito da un retrogusto leggermente amaro. Come quello della politica locale sempre in bilico tra il dolce degli slanci entusiastici e il retrogusto amaro di equilibri ballerini e insidiosi.

bocchetti