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Nella tarda mattinata odierna, in Conca della Campania (CE), i Carabinieri della Stazione di
Santa Maria Capua Vetere (CE) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa
dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei
confronti di IOVINO Francesco (ci 79) e MONFREDA Loredana (d’84), ritenuti responsabili di due
episodi di rapina aggravata in concorso (110, 628 co. 1 e co. 3 bis n. 2, n. 3 bis)- di cui una tentata –
lesione personale in concorso (110, 582 c.p.) e, la sola MONFREDA, anche del reato di calunnia (art.
368 c.p.).
Il provvedimento rappresenta la conclusione di due distinte attività investigative, dirette da
questa Procura e delegate, in ordine cronologico, rispettivamente ai Carabinieri della Stazione di Santa
Maria Capua Vetere e da quelli della Stazione di Sparanise, investigazioni esperite dall’agosto all’ottobre
del 2018.
In particolare, il 30 agosto u.s., i Carabinieri della Stazione di Santa Maria Capua Vetere
intervenivano presso il locale pronto soccorso, ove era stata segnalata la presenza di una persona anziana
in codice rosso, per sospetta assunzione di sostanze psicoattive.
L’indagine, svolta mediante acquisizione delle dichiarazioni rese dalla persona offesa,
esecuzione del riconoscimento fotografico di entrambi gli indagati ed escussione di persone informate
sui fatti, ha permesso di acquisire un solido quadro indiziario in ordine ai reati in contestazione.
In particolare, è stato accertato che i sopracitati IOVINO e MONFREDA, simulando l’intenzione
di voler locare un appartamento di proprietà della vittima, sito nel comune di Vitulazio, durante la
visione dell’immobile, le offrivano un caffè contenente presumibilmente sostanze narcotiche da cui
derivava uno stato comatoso. Approfittando di tale circostanza, i due malintenzionati tentavano di
impossessarsi del portafogli della persona offesa, non riuscendo nel loro intento stante la reazione della
vittima.

Rispetto al primo episodio delittuoso, è stato inoltre accertato che, il 9 ottobre scorso, l’anziano
veniva contattato sulla sua utenza cellulare dalla MONFREDA la quale gli chiedeva se avesse sporto
denuncia per i fatti sopra descritti aggiungendo, minacciosamente, che lo avrebbe querelato per violenza
sessuale, cosa effettivamente avvenuta il giorno seguente: evento quest’ultimo risultato assolutamente
infondato e finalizzato ad alterare la realtà dei fatti.
Il secondo episodio di cui gli indagati si sono resi responsabili è quello avvenuto, con le
medesime modalità, ai danni di un’anziana signora, abitante nel comune di Sparanise.
In particolare, la vittima, recatasi presso i Carabinieri di quella Stazione, riferiva che il 15
settembre scorso, mentre si trovava da sola in casa, notava la MANFREDA – persona da lei ben
conosciuta – introdursi furtivamente nella sua abitazione aggiungendo che la stessa era in compagnia di
IOVINO Francesco. Alle rimostranze della vittima per le modalità di ingresso all’interno della propria
abitazione, gli indagati giustificavano, con vari pretesti, il loro comportamento offrendole, subito dopo,
un caffè; la vittima, dopo averlo bevuto, accusava un malore riconducibile ad uno stato di sopore
transitorio da probabile inalazione di sostanza narcotica.
Gli accertamenti svolti dai Carabinieri della Stazione di Sparanise, condotti anche mediante
l’analisi dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza installato nei pressi dell’abitazione della
persona offesa, hanno consentito di accertare che gli indagati, approfittando dello stato di incoscienza
dell’anziana, si impossessavano di una collana in oro e di una banconota da 50 euro, che la vittima
custodiva sulla sua persona, nonché di un televisore.
Il G.I.P., difformemente rispetto alla richiesta di misura cautelare in carcere, avanzata da
quest’Ufficio, ha disposto per entrambi la misura degli arresti domiciliari.

bocchetti