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In  data  odierna,   su  delega   di  questa   Procura   della  Repubblica,    la  Compagnia    della  Guardia   di Finanza   di  Capua   sta  dando  esecuzione ad  un  decreto   di  sequestro preventivo di  due   impianti      di distribuzione stradale   di carburante,     ubicati  rispettivamente   in Roccaromana   e Sant’ Angelo  d’ Alife.

La misura  cautelare  e stata disposta  dal G.LP. del Tribunale  di Santa Maria  Capua  Vetere  su richiesta di questa  Procura  e fa seguito  ad un altro analogo  provvedimento,   eseguito  10 scorso  novembre  nei confronti

dello stesso  gestore,  ma con riferimento  ad un altro impianto  sito in Riardo,  tutt’ora   sottoposto  a sequestro. Già all’epoca   gli accertamenti,   anche  di natura  tecnica,  svolti dalle Fiamme  Gialle  avevano  permesso di accertare  che  la stazione  di servizio  risultava  aver  erogato  carburante,   gasolio  e benzina,   non  conforme agli standard  normativi,  in violazione  anche  alIa regolamentazione   in materia  di accise.

In particolare   si accertava  che  la benzina  vend uta aveva  un numero  di ottani  inferiore  al minimo  di legge,  non garantendo   cosi una  corretta  combustione,   mentre  il gasolio  era state  miscelato   illegalmente   con olio lubrificante,   alterando  anche  il tenore  di zolfo  con ripercussioni   anche  sotto  il profilo  dell’inquinamento ambientale   dovuto  ai residui  della  combustione.   Quale  ulteriore  riscontro  dell’illecita    miscelazione,   durante l’esecuzione      del  sequestro   veniva  inoltre  rilevata   una  notevole   eccedenza   di  gasolio  nelle  cisteme,   che  il proprietario  del distributore  non era stato in grade  di giustificare  contabilmente.

I successivi   approfondimenti    svolti  dalla  Guardia  di Finanza  sono  stati  quindi  estesi  anche  ad altri due   impianti   risultati gestiti   dallo   stesso   imprenditore,       per   verificare,      anche   per   questi,     la  corretta composizione   dei  carburanti   in vendita  ovvero  l’iIIegale  miscelazione   dei prodotti  stoccati  nei  serbatoi  con altre sostanze,  esenti  0 soggette  ad una minore  imposizione  fiscale. Anche  in questi  casi,  tuttavia,  mediante   il prelevamento   e l’analisi   dei campioni   di prodotto  e stato possibile   accertare   che  la  composizione della  benzina   erogata   non  era  conforme   alle  prescrizioni      della normativa                      vigente   mentre   il gasolio   risultava   miscelato   con tagli   di  idrocarburi      differenti     –  uno   con caratteristiche   simili al gasolio  ed uno con caratteristiche   simili ad olio lubrificante  – e, quindi,  difforme  da

quello  il cui uso e destinato  ad autotrazione,   a dimostrazione   della recidivita  delle condotte  fraudolente,   poste in essere  dal gestore  anche  successivamente   al sequestro  del primo  impianto.

II titolare  dell’impianto,    D.A.  (cl.  ’78),  oltre  a dover  rispondere   del reato  di frode  in commercio   nei confronti  dei clienti,  e ora indagato  anche  per la “sottrazione   at pagamento   dell ‘accisa sugli  olii minerali”  in quanta  ha  alterato  e miscelato   i prodotti  energetici   commercializzati      al  fine  di  aumentare   la  quantita   del prodotto  venduto  e pagare  un’imposta   sulle  accise  inferiore  rispetto  a quella  assolta  sui singoli  componenti della miscelazione. II meccanismo   fraudolento   ha consentito   aIle societa  del  gruppo,  appartenenti   al c.d.  circuito  delle

”pompe   bianche”,   di  vendere   i  loro  prodotti   a  cifre  sensibilmente     inferiori   rispetto   a  quelle   di  mercato, attuando  cosi  una  vera  e propria  concorrenza   sleale  nei  confronti   degli  operatori  onesti  che  devono  invece rivendere  it prodotto  a prezzi  pill alti per garantirsi  il giusto profitto  d’impresa.

L’attivita   svolta  testimonia   il costante  impegno  con  cui  la Procura  della  Repubblica   di Santa  Maria Capua Vetere  opera  quotidianamente,   in stretta  sinergia  con il Comando Provinciale   della Guardia  di Finanza di Caserta,  al fine di individuare  tempestivamente                                           i casi che destano  maggiori  sospetti  di frode  in danno  dei cittadini.

Redazione