MADDALONI- Altro passo in avanti. Sembra un sogno, invece, con i piedi per terra i quattro sindaci (Maddaloni, Valle di Maddaloni, Sant’Agata dei Goti, Dugenta) hanno tenuto un vertice di conferma di adesione ai progetti preliminari ed esecutivi. In concreto, la «Ciclovia del Carolino» è già diventata una realtà per i suoi primi di 22 km e sorgerà al posto dell’attuale tratta ferroviaria, Dugenta a Maddaloni. Colta l’occasione del pieno insediamento del neosindaco Salvatore Riccio (Sant’Agata dei Goti) per presentare il «primo nucleo cantierabile della più grande ciclovia del Sud Italia». Collegherà, attraverso percorsi collinari intatti o da riqualificare, il centro storico medioevale di Maddaloni, al centro di Valle di Maddaloni fino a Dugenta.
Sindaco Buzzo, nonostante gli accordi e le intese tra comuni, stiamo parlando dei libri dei sogni o di qualcosa di concreto?
Rispondo con un paradosso: è cosa molto concreta perché si stanno mettendo in campo tutti gli atti necessari con largo anticipo: l’ intervento diventerà operativo contestualmente alla dismissione degli attuali binari.
Ma, concretezza per concretezza, che stanno facendo i comuni?
Per rendere fattibile l’intervento i comuni hanno adeguato anche la programmazione urbanistica. A Maddaloni, come specificato dall’ assessore ai lavori pubblici Giuseppe D’Alessandro, l’opera è stata inserita, nel redigendo Puc, quale tratta della strada pedemontana collinare.
A Valle di Maddaloni invece?
La ciclovia sarà parte dei collegamenti collegamenti naturalistici e turistici alternativi che portano all’Acquedotto del Carolino.
Ma a che punto siamo di questo progetto?
I quattro comuni passati alla «fase due operativa». Sono previste inoltre penetrazioni verso il cuore del Sannio e a valle verso la Reggia di Caserta fino al prolungamento verso il Real Sito di Carditello.
Quindi si supereranno i 22 km di lunghezza?
Oltre a collegare i grandi monumenti borbonici, ci sarà l’aggancio alla greenway del Sannio, alla ciclovia Caudina, che collega il Parco del Partenio a quello del Taburno. E’ la ciclovia più grande della Regione di oltre 100 km.
State ragionando solo del futuro?
Affatto. I quattro comuni hanno deciso di fare fronte comune nel rapportarsi con il Consorzio Cft gestore del lotto “Cancello-Frasso Telesino”. Ci sono problematiche di impatto ambientale, di gestione del movimento terra e dei mezzi d’opera e soprattutto di adeguata risposta occupazionale anche alle maestranze qualificate locali che ancora stenta ad arrivare. Su questi argomenti produrremo degli atti comuni o congiunti.