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MADDALONI- Rischi e pericoli per i visitatori al cimitero di Maddaloni. L’abbiamo scritto e lo ripetiamo: un luogo dedicato alla memoria, al culto dei defunti, alla preghiera e alla meditazione dovrebbe essere il “luogo della cura”, inteso nel senso più profondo e ampio del termine. La cura dei ricordi, cura della memoria, cura delle lacrime. Ma anche la cura del verde, degli spazi e delle strutture. Una cura interiore personale unita a ad una pubblica esteriore. Invece, anche per demerito di qualche visitatore, tutto questo non succede. Ma esiste un limite oltre il quale l’abbandono diventa un serissimo problema di gestione della pubblica incolumità E’ quello che accade con le vetrate rotte al palazzo (PL1, la struttura a tre piani) e non solo. Vetri in frantumi in bilico a picco in un luogo di transito dei pedoni. Non c’è tempo per le polemiche. Bisogna intervenire immediatamente per eliminare i pericoli. Intervenire immediatamente prima che qualche frammento di vetro assurge agli onori della cronaca per i danni, potenzialmente anche gravi, arrecati a qualche passante. Non ci attardiamo in facili elucubrazioni polemiche e scandalistiche. Si proceda alla rimozione dei vetri: il crollo dal terzo piano potrebbe avrebbe conseguenze spiacevoli. La sicurezza non è un optional ma un dovere, un’urgenza e una attività socialmente necessaria.

Redazione