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MADDALONI- Anche quest’anno il primo giorno di scuola non è stato uguale per tutti. Anche quest’anno, gli oltre duecento alunni della scuola elementare di via Carmignano in località Montedecoro si sono sobbarcati almeno tre chilometri all’andata e tre al ritorno per raggiungere la scuola Brancaccio (in via Feudo, periferia est di Maddaloni). Qualcuno ha scelto e continuano a scegliere giustamente Cervino. E continueranno a viaggiare, e a praticare la migrazione scolastica, ancora a lungo. Bruttissima notizia: bocciata la «proposta di demolizione e ricostruzione delle scuola elementare e materna sita alla via Carmignano n.229». E’ una bocciatura cocente, un bocciatura che fa rabbia, una bocciatura inspiegabile che indigna. Indigna la motivazione del respingimento di un’opera attesa da anni: «Istanza presentata fuori termine in violazione dell’art. 5 della manifestazione di interesse (D. D. n. 13 del 19/01/2022)». La comunicazione è burocratica. L’effetto è quello di un pugno nello stomaco: resterà ancora off limits l’unico istituto che ospita la scuola della frazione, che poi è anche l’unico vero luogo pubblico di aggregazione. E l’unico presidio delle istituzioni locali. E’ triste: non tutti i bambini sono uguali e nemmeno tutti i cittadini. Per la cronaca, sono 101 i comuni campani che portano a casa finanziamenti milionari. E sono 32, Maddaloni compresi, i comuni esclusi per carenze formali delle istanze. Dopo anni di attesa, scoppia l’insofferenza.

Il primo a divulgare la ferale notizia è il consigliere comunale Angelo Tenneriello (Maddaloni Positiva): «Da maddalonese non potevamo aspettarci di peggio. ne va della tutela del diritto allo studio, degli spazi da dedicare ai ragazzi e della riqualificazione non più rinviabile delle periferie. Adesso, basta. La presentazione fuori termine è inaccettabile; non si può sentire non è ammissibile visti i disagi patiti da anni».

E ora?

E ora si faccia chiarezza. Se esistono delle responsabilità o delle omissioni, sono stati commessi degli errori? Si intervenga. Così come si festeggiano, non a torto i finanziamenti raggiunti, si chieda il conto dei danni subiti e subendi.

Che fare in concreto?

Questa carenza, questa mancanza, questo infortunio va a cadere sui funzionari e su quell’organo, che è la Cabina di Regia, che dovrebbe coordinare e sovrintendere ai progetti strategici.

Per essere concreti, sta dicendo che in politica nulla è neutro. Quindi si debbono terremotare le poltrone o far rotolare delle teste?

Se c’è stata negligenza, il presidente della Cabina di Regina si deve dimettere. Diversamente, si intervenga sull’assessore competente. Diversamente, sui funzionari che hanno curato male la procedura. Un danno del genere che è economico, sociale e progettuale ma anche di immagine non può passare sotto silenzio. Nella fattispecie, la parte politica che cura l’atto deve dimettersi.

C’è quindi una richiesta netta. Dimissioni e chiarezza sulle responsabilità?

E’ il minino che si possa pretendere. Anche perché non si può continuare a scaricare sui più piccoli, i ragazzi chiamati all’obbligo scolastico, gli effetti di un simile disastro. I ragazzi e le periferie non meritano tutto questo. Nell’attesa che si faccia un chiarimento, aspetto un serio intervento politico e amministrativo.

E se ci fosse un errore?

Me lo auguro. Magari fosse stato un errore, ne sarei felice. Ma temo invece che la realtà sia molto più cruda: siamo al cospetto della banalità della burocrazia. Non ci può essere più essere cosa peggiore dei disagi e del degrado causato da ritardi nella presentazione dei progetti. Stento a crederci. Ora, quanti sono sempre prodighi di selfie nell’annunciare i risultati ottenuti, facciano piena luce su quanto è accaduto.

La notizia è di quelle roboanti. Ma Tenneriello chiede giustizia?

Si, chiedo un atto di giustizia per la città La giusta trasparenza sulle ragioni di questa bocciatura. La giustizia per i bambini senza scuola. Il giusto riconoscimento dei diritti della comunità di Montedecoro. Una giusta difesa dell’immagine della città. Sui servizi essenziali non vanno fatti sconti a nessuno. In tutta Italia, ci si mobilita per i progetti di edilizia scolastica, qui ci si concede il lusso di fare errori grossolani. Lo chiedo a chiare lettere: sia fatta giustizia.

Stralcio della graduatoria dei comuni esclusi

Redazione