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MADDALONI- E’ tempo di toto-nomine. La “questione mercato ortofrutticolo” non è affatto archiviata. Anzi, si è aperta una voragine nei conti del comune di oltre 140 mila euro. A tanto ammonta, la somma dei debiti fuori bilancio accumulati dai lavori di risistemazione urgente, bonifica e ripristino dell’agibilità nonchè di attuazione di tutte le prescrizioni fatte dall’Asl. Un buco di bilancio, che sommato al mancato gettito dei canoni di locazione accumulati negli anni e pure alle manutenzioni sparute e alle bonifiche, fanno dell’area agroalimentare l’ennesima zavorra tenuta su con i soldi dei contribuenti. Eppure non si parla d’altro: le nomine nella commissione mercato cioè all’organo di controllo. E insieme ai pruriti elettorali per le imminenti elezioni regionali, impazza la voglia di un posto. Ma c’è chi pone dei paletti. Il consigliere comunale Angelo Tenneriello (Maddaloni Positiva) pone delle precondizioni.

Angelo Tenneriello

Parla di precondizioni, quali?

La storia del mercato ortofrutticolo deve finire. La storia delle tolleranza e degli occhi bendati verso una gestione lacunosa che pesa come un macigno sulle casse comunali. Non possono pagare i maddalonesi per garantire un business privato. Tanto premesso, chi sarà chiamato a svolgere ruoli di controllore deve avere dei requisiti chiari e inequivocabili.

Quali?

Nessun conflitto di interesse. Ripeto: chiunque avesse un conflitto di interesse si astenga dal candidarsi. Non possono, e credo che sia più decoroso, essere nominati in funzioni di vigilanza chi direttamente o indirettamente e nelle varie articolazioni abbia rapporti di parentela, di collaborazione professionale o altro con gli operatori dell’area agroalimentare. E’ un banale ed elementare principio di terzietà e neutralità che non va dimenticato. Questa è la precondizione per essere eletti.

Questo è un principio, C’è dell’altro?

Se stiamo in questa situazione e se è stato necessario un intervento d’autorità significa che non è stato applicato il regolamento votato dal Consiglio Comunale che da tempo ha risolto il nodo delle morosità, disciplinato i rapporti con i concessionari e fissato paletti molto chiari.

Quali?

Va premesso che, al momento, il comune tutto ha fatto tranne che applicare il regolamento. Sulla morosità, visto che ora il problema è quello dei debiti fuori bilancio, il regolamento è molto chiaro: la morosità permanente implica l’esclusione dei concessionari recalcitranti. Chi è in regola dentro, altrimenti si va fuori. E poi diciamola tutta: stiamo parlando canoni irrisori appena 400 euro mensili. E’ molto meno di un canone di locazione che paga un qualsiasi fruttivendolo.

Redazione