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MADDALONI- Via al presidio ad oltranza contro la precarietà spinta, al ribasso e insostenibile. Da oggi, varchi e uffici comunali, da oggi, non saranno più custoditi. Ritorna l’ennesimo dramma della precarietà occupazionale: è stato di agitazione e soprattutto lo sciopero a tempo indeterminato contro la «retribuzione e contribuzione»  dei lavoratori precari, addetti alle prestazioni multiservices del comune ovvero del sistema di portierato (vigilanza negli uffici, controllo degli accessi e  regolamentazione della circolazione degli utenti). E’ cominciata davvero male la gestione del nuovo appalto e il passaggio di consegne tra la Team sicurity di Napoli e la subentrante Sialia con sede a Bari.  Si rischia davvero grosso: la perdita di quasi il 20 per cento di stipendi medio-bassi che dimezza inoltre la possibilità di fornire ulteriori prestazioni e taglia la quattordicesima grazie alla semplice transazione dal contratto collettivo nazionale miltiservice a quello dei servizi fiduciari. Più che uno sciopero è una guerra per la sopravvivenza in piena pandemia.  La Filcams-Cgil ha avviato la battaglia per la armonizzazione con gli emolumenti e le condioni previste dal vecchio contratto. Così formalizzato, il taglio, eventualmente ammortizzato con emolumenti collegati a possibili premi di produttività, si trasformerebbe in una decurtazione permanente di stipendi mediamente già di 700 euro mensili. La battaglia è appena iniziata: non è tollerabile che siano lesi i più elementari principi contrattuali anche per i  servizi comunali esternalizzati. I problemi gestionali non possono essere scaricati, tutti con svizzera puntualità, sui lavoratori e trasformati strumentalmente in emergenza socio-economica. Via al sit in permanente e pacifico presso la sede centrale del comune.

Redazione