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Maddaloni. La frenetica caccia al posto al sole si ferma. Sembra un eufemismo in questo torrido agosto, ma chi ha palesato interessi politici e fatto carte false e strategie “Einsteinaniane” pur di entrar a far parte negli schieramenti dei partiti populisti, dovrà rivedere e riflettere ulteriormente.
A Maddaloni qualcuno stava temporeggiando, qualcun altro ha invece immediatamente indossato la casacca del vincitore,anzi, il non vincitore. Quello che però appariva come tale perché sembrasse avere il vento dalla sua parte.
Forse sarà meglio indossare la maglia più conveniente, quella con la scritta “IO STO CON…” e sostituire in seguito i puntini sospensivi con il nome del vincitore.
È questa la becera cultura italiana.
E di conseguenza anche a Maddaloni sarà così.
È sempre stato così.
Fermi tutti, che nessuno si muova. Non è il momento più opportuno per prendere decisioni avventate. Bisogna capire.
Bisogna comprendere bene chi può effettivamente vincere. Perché ne deve valere la pena.
E le ideologie? Ideo… Che? Mah… Caratteristiche superate da oltre un ventennio riservate ai nostalgici. Qui si riflette per mettere in atto la migliore strategia. Quella del “IO STO CON CHI VINCE” oppure del “VINCENZO M’È PADRE A ME”.

bocchetti