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C’è stata una frana nei dintorni di Dragoni. Conseguenze disastrose per la circolazione ferroviaria. La presenza di materiale roccioso e terra sui binari, nei pressi di Ponte Margherita interrotta, ha causato l’inevitabile interruzione della linea Santa Maria Capua Vetere-Piedimonte Matese. Per la rimozione della massa che si è staccata, i rispristino della sicurezza e della infrastruttura ferroviaria è prevista una chiusura di circa 10 giorni. Per l’utenza non resta che il servizio dei bus sostitutivi. E’ benzina sul fuoco perchè si riaccende una polemica, una denuncia e una battaglia mai sopita. “Sono anni -denuncia Angelo Lustro, segretario provinciale della Filt-Cgil- che ripetiamo: è necessario un investimento per adeguamento infrastruttura ferroviaria. Nulla di trescendentale. Bisogna fare ciò che è stato messo in campo per la Cancello-Benevento che ha usufruito di circa 120 milioni di Euro con PNRR e altri fondi, per l’adeguamento agli standard di RFI. Ora, che vengano date risposte certe alle nostre richieste”. Si ripetono scene già viste. E’ una storia infinita. I sindacati hanno avanzato diverse volte, anche alcuni mesi fa, unitariamente (Cgil-Cil-Uil), sia come categorie dei trasporti che come Confederazioni, sollecitazioni sull’emergenza alifana. “Tutto tace -commenta Lustro- come tacciono anche i Comuni interessati, a cui le nostre missive sono state indirizzate. Assordante e irresponsabile è il silenzio delle istituzioni Regionali e Territoriali, compreso l’azienda EAV, il cui Presidente tace e non dice nulla a riguardo”.

Redazione