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MADDALONI- Sono passati sette anni e 324 giorni. E questa volta, dovrebbe essere la volta buona. E’ partito stamattina, con le operazioni di pulizia, messa in sicurezza, allestimento del cantiere, il primo lotto funzionale per la ricostruzione della casa comunale crollata. Si ricostruisce e si completa il municipio storico venuto giù nel dicembre 2012. Dopo che la Procura della Repubblica e la Prefettura hanno disposto la nomina di un tutor giudiziario e la Regione disposto lo sblocco dei fondi restrizioni: sono disponibili solo 250 mila euro per la riapertura immediata dei canteri, prima parte di circa 700 mila euro di finanziamento residuo. Per completare l’intervento complessivo il comune ricorrerà ad un mutuo. Il primo lotto parte oggi con il completamento del nuovo edificio in cemento armato (ultimi due solai). A seguire, partirà il secondo lotto che comprende prima la messa in sicurezza e poi il completamento del palazzo di città storico (costruito in tufo) e della sua base vincolata dalla Soprintendenza con le vestigia del sedile dell’Università del XVI secolo. Nel frattempo sono cambiate le esigenze logistiche e organizzative dell’ente locale. Il progetto originario sarà rivisitato dal punto di vista funzionale. Più che u nuovo contenitore per uffici, la nuova sede dovrà garantire tutto quello che manca in città: un’aula consiliare, una per le conferenze, uno spazio decoroso e adatto per i matrimoni, il gabinetto del sindaco, gli spazi di tutti i gruppi politici, delle commissioni e dei consiglieri. Ma anche gli uffici amministrativi chiusi al pubblico. La prima scelta sembra essere stata già fatta: l’adeguamento del piano terra per ospitare la sezione operativa del Comando di Polizia Municipale, moderna e completa, e nei vani interrati l’inesistente autoparco dei vigili.

Redazione