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MADDALONI- Silenzio, parla il sindaco. Sulle elezioni provinciali, che potrebbero segnare l’ennesimo naufragio politico del Consiglio Comunale, Andrea De Filippo rompe il riserbo. Ne approfittiamo per porgergli la più scomoda delle domande.

Andrea De Filippo

Sindaco, comunque andrà, sarà un insuccesso politico. Il Consiglio comunale, nato per ridare rappresentanza alla città (a tutti i livelli) rischia di non eleggere tre consiglieri provinciali e nemmeno due...

Tutte le previsioni sono legittime anche le più pessimistiche. Non posso certo ragionare su quanto accade nelle file dell’opposizione...

Ma di quello che accade nella maggioranza, si. E non sembra che le cose vadano meglio…

Fissiamo un principio: tutte le rappresentanze, le identità, le scelte, le sensibilità e le aspettative sono legittime. Posso assicurare che esiste un solido ragionamento politico mirato a dare rappresentanza al territorio.

Ci perdoni, ma tutte questa candidature in diverse liste, in diversi partiti e certe sirene che guardano verso altri comuni, non vanno in questa direzione. O no?

Allora, mi ripeto: esiste una linea rossa che lega il mio impegno politico dal 2013 ad oggi. E’ quella di aprire una stagione di superamento degli schieramenti e colmare il vuoto di rappresentanza. Maddaloni nel Cuore rimane fissa su questa strada: puntiamo a eleggere il consigliere provinciale che esprimerà questa istanza politica.

Ma esiste una una dispersione di voti…

Si può fare sempre meglio. Ma sia chiaro che non si può mettere la camicia di forza alle singole sensibilità E nemmeno azzerare la pluralità politica.

Ma la città ha urgente bisogno di nutrite rappresentanze a tutti i livelli…

E infatti stiamo lavorando affinchè questo si realizzi. Anche al di là delle contingenze e in una prospettiva di medio, lungo periodo.

Tradotto certe candidature resteranno fine a se stesse?

E chi lo dice. Partiamo dalle cose concrete e restiamo con i piedi per terra: vigliamo eleggere un consigliere provinciale. Speriamo che possano essere due. E, in fondo in fondo, ci auguriamo che anche le opposizioni (pur nel rispetto della loro diversità) possano dare voce al territorio.

Insomma, non vede divisione e dispersione di forze?

Credo che le elezioni siano, nella loro diversa declinazione, una cosa molto pratica. Puntiamo ad eleggere il nostro candidato. Poi, si vedrà.



Redazione