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MADDALONI- Una questione di dignità, di decoro, di lotta allo sfruttamento e ora pure una questione sanitaria. Lungo la provinciale 335, tra Maddaloni e San Marco Evangelista, torna l’allarme sicurezza a 360 gradi: manca l’illuminazione, manca la sicurezza stradale (con due rotonde completamente al buio) e ora, dopo le ordinanze di repressione, ritorna la questione della prostituzione aggravata dall’emergenza sanitaria e dall’assenza di controlli.

on. Antonio Del Monaco

Pubblichiamo la lettera allarme, inviata al prefetto, dal’on. Antonio Del Monaco.

Oggetto: SS335 rotonde ancora al buio e pericolo contagio Covid-19 per diffusione prostituzione in strada.
Illustre Signor Prefetto.
Le scrivo questa lettera nella speranza si riesca a trovare una soluzione ad un problemi che, nonostante le molteplici sollecitazioni da parte del sottoscritto all’amministrazione comunale di San Marco Evangelista e all’amministrazione provinciale. persiste in maniera preoccupante.
La sicurezza stradale nel lungo tratto della 85335 che collega Maddaloni. agli imbocchi autostradali, è ancora a rischio: faccio riferimento alle due ampie rotonde che intervallano la strada, da più di un anno completamente al buio. Come Lei certo saprà. la SS335 è una strada ad alta percorrenza. lungo la quale sorgono diverse aziende e centri commerciali: illuminare punti nevralgici del percorso risulta di vitale importanza, considerando. tra l’altro, che per chi arriva dall’autostrada. diretto a Maddaloni o ad altri comuni interessati dal tratto. non è certo un bel biglietto da visita. Il degrado è l’unica cosa ben visibile a occhio nudo. A tale proposito, mi preme portare alla Sua attenzione l’altro problema inerente alla strada, certamente favorito dalle condizioni di buio: lo sfruttamento della prostituzione. La zona è invasa da giovani donne (quasi del tutto nude) in attesa di clienti, sfruttate oltre ogni scrupolo. Viviamo un momento storico particolare, in cui la salute di tutti risulta essere costantemente in pericolo a causa della pandemia da cui. ormai da mesi, cerchiamo di difenderci in attesa di una soluzione duratura e definitiva. Le attuali norme inerenti al distanziamento sociale, alla protezione individuale. credo non siano praticabili in condizioni di forte promiscuità quali appunto la prestazione sessuale tra estranei, essendo un potenziale veicolo di trasmissione di malattie e infezioni. Covid compreso. Inoltre. queste giovani donne. vittime dello sfruttamento e di ogni forma di violazione della dignità umana. sono spesso ferme a chiacchierare in fitti gruppetti e sprovviste di mascherine e non mantengono alcuna distanza di sicurezza tra loro, forse ignare dell’ulteriore pericolo che corrono. È davvero una situazione incresciosa.
Chiedo pertanto a Lei, Eccellenza, di favorire il ripristino ottimale della strada, e di intervenire in merito al rischio di contagio favorito dalle prostitute che sostano lungo il percorso.
Come sempre a Sua completa disposizione per qualsi voglia ausilio nella risoluzione del problema, certo della Sua piena disponibilità, ringrazio per la cortese attenzione e porgo distinti saluti.

Redazione