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MADDALONI- Il Santuario di San Michele Arcangelo e Santa Maria del Monte ha detto di si. E il rettore don Angelo Delli Paoli ha confermato la disponibilità: i fuochi e giochi pirotecnici di inaugurazione dei festeggiamenti civili, in onore di San Michele Arcangelo, si terranno in collina. Per la prima volta, le manifestazioni nell’area urbana e quelle tradizionali sulla collina (tipiche di maggio) si uniranno. Quello che un tempo fu l’incendio al campanile, vietato per i danni alla struttura del Corpus Domini, soprattutto dopo il laborioso e costoso restauro, è stato per sette anni spostato nell’ex piazza della pace. Non senza problemi, vista la caduta, di carte incediate su aree condominiali. Questa volta, la Polizia di Stato non ha voluto sentire ragioni: nessuna deroga o applicazione flessibile delle normative sulla sicurezza. Le manifestazioni pirotecniche sono ammesse sono possibili solo i stretta osservanza dell’ art. 57 T.U.L.P.S… E secondo una interperatazione puntuale del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, l’ex piazza della Pace non ha le vie di fuga idonee, gli spazi di accesso ai mezzi di soccorso e le distanze di sicurezza per il pubblico adeguate. Può piacere o non può piacere ma la legge è la legge. Insomma, come direbbe il sindaco Andrea De Filippo: “Lex dura lex, sed lex“. E sulla normativa sui fuochi di artificio in area urbana esiste una vasta letteratura e casistica anche in rete facilmente consultabile. Tornado a Maddaloni, l'”incendio al campanile” diventato poi “Incendio della piazza” sta per trasformarsi in “incendio del santuario o della collina”. Insomma, niente più assembramento. La manifestazione pirotecnica sarà ad “alta visibilità”. Potrà essere seguita da qualsiasi punto della città, ma anche dai paesi limitrofi, anche a chilometri di distanza. La tradizione continua sebbene con una nuova variante al copione tradizionale. Tutti con il naso all’insù per vedere l’effetto che fa. In sintesi, il sito idoneo c’è ed è panoramico. Alla fine evviva San Michele per chi è credente. Che poi, per ironia della sorte, è anche il patrono della Polizia di Stato responsabile delle procedure di autorizzazione della sicurezza del sito per le manifestazioni pirotecniche.

Redazione