00 4 min 7 anni


MADDALONI- Dissesto, fortissimamente dissesto, sempre dissesto. E’ dal Natale 2012 che il Comune di Maddaloni non riesce ad uscire dal tunnel dei debiti. L’equilibrio tra entrate e uscite è sempre una chimera: è bastata una raffica di ingiunzioni di pagamento, aggravata da un paio di clamorose sconfitte giudiziarie e il ritorno di vecchi conti da regolare (addirittura antecedenti alla data fatidica del 31 dicembre 2011 cioè di apertura del dissesto) che il comune di Maddaloni è finito di nuovo gambe all’aria. In concreto, saranno sospese tutte le spese ordinarie. E pure i servizi e le attività programmate: pagano i cittadini silenti, inermi e ora vessati pure dal ritorno dei segnalatori in attesa di ricandidatura. Il «Piano di estinzione delle passività» (che ha ammortizzato poco più 37 milioni di euro), al quale si sono aggiunti almeno quattro milioni di euro la primavera scorsa e ora altri due, fa acqua da tutte le parti.  Incredibile ma vero: il lavoro dell’«Organo straordinario di liquidazione» (Osl) non è ancora finito. Ce ne sarebbe abbastanza per aprire interrogativi e porsi il problema delle responsabilità della permanenza di una situazione contabile che pesa direttamente sulle tasche dei cittadini, azzera o condiziona lo standard dei servizi pubblici e rende insostenibile il livello di vita a Maddaloni. Su questo i segnalatori, sempre in attesa di ricandidatura, tacciono. Così si scopre che vanno pagati 33 mila euro (sotto forma di risarcimento danni) alle ex assistenti sociali che hanno prestato il servizio presso il Comune di Maddaloni. Oltre al merito del contenzioso, si scopre che trattasi di un debito precedente al 2012  ch avrebbe dovuto essere contabilizzato nel dissesto. E’ una vera «Halloween contabile»: tornano i fantasmi del passato. Si è materializzato un altro scheletro nell’armadio dei conti in disordine: quasi 400 mila uro da pagare, per effetto di un pignoramento, alla Cooperativa Eva Onlus. Guarda caso si tratta di un ennesimo conticino antecedente al 2012 e sfuggito allo Slo. Il dissesto a Maddaloni non passa mai di moda: oltre 93 mila uro, comprensivi di interessi e spese legali, vanno pagati all’Arca Cooperativa sociale per effetto di una condanna dell’ente locale e sempre per fatti antecedenti al 2012. E poi c’è il mistero dei rapporti burrascosi con Acqua Campania, anch’essi di competenza dello Slo, e che aggravano con i pignora mentile casse del comune nonostante un accordo sui pagamenti. Qualcuno potrebbe dire che si tratta di guai contabili del passato. E invece no. Molte nubi (sotto forma di contenziosi e ingiunzioni di pagamento) si addensano all’orizzonte. La pioggia di debiti non è destinata a fermarsi. Per evitare il dissesto, i debiti fuori bilancio vanno garantito con la gestione contabile orinaria. Risultato: sospese tutte le attività del comune.Pgano i cittadini. Pagano due volte: i debiti propriamente detti e per i disservizi creati dalla sospensione delle ordinarie attività amministrative programmate. Dei prossimi temporali ne parleremo in seguito.

bocchetti