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MADDALONI- C’è poca trippa per gatti. Fuori di metafora: nel territorio, dove uno su due non paga i tributi comunali, c’è poco da alleggerire. Anche perchè in tanti, che non pagano affatto, non sono interessati per nulla ad alleggerire imposte che non pagano affatto. Oltre i paradossi e i principi vediamo quali sono le misure, quelle vere e realistiche, che il comune può permettersi e che starebbe valutando di mettere in campo. Abbiamo girato gli interrogativi al vicesindaco Gigi Bove responsabile delle finanze.

Gigi Bove

Fiscalità di vantaggio per favorire la ripresa commerciale. Quali sono le misure allo studio?

Devo fare una premessa. A Maddaloni, e ovviamente non solo, saranno messe in campo delle misure proporzionate alle risorse e alle direttive Governative. Ricordo che l’intera gestione finanziaria, compresa l’approvazione del Bilancio è ancora subordinata alle decisioni e alle scadenze del Governo. Tanto premesso, il principio che seguiremo è semplice: la sospensione dei tributi commisurato al periodo di sospensione delle attività commerciali.

Facciamo degli esempi?

Per semplificare: ci sono stati due mesi di stop. Pertanto, gli esercenti non hanno usufruito per due mesi dei servizi che ovviamente non pagheranno. Per essere più espliciti: stami valutando lo sgravio Tari (tassa dei rifiuti) per due mensilità. Lo stesso vale per l’occupazione del suolo pubblico: due mesi di stop pari ai 60 giorni di mancato utilizzo dei suoli. Per l’Imu e altro bisogna attendere le decisioni statali sia in merito di credito di imposta per gli sgravi e sia in termini di aiuto per i fitti. Formulare ora un pacchetto, al di là degli orientamenti di massima, è prematura perché bisogna aspettare le misure del Governo nazionale.

Tutto questo, in chiave di proiezione contabile, che costo avrebbe?

Su una stima di massima, la Tari costerebbe (in termini di mancato gettito) circa 150 mila euro. Stiamo valutando le proiezioni per tutte le altre misure. Ma fare simulazioni di calcolo serve a ben poco.

Ma il Governo non ha ancora varato misure a sostegno degli incentivi?

Al momento, c’è solo la dilazione dei mutui con la Cassa Depositi e Prestiti che liberebbero circa 700 mila euro. Ma questa proiezioni contabile che permetterebbe di ammortizzare gli sgravi e conseguenti riduzioni di gettito. Ma Vanno valutate la contrazione delle fiscalità generale, i costi degli incentivi e le misure che realmente possono essere messe in campo. Ci si muove su un sentiero molto stretto. E’ certo che le misure saranno legate al periodo di stop e alle posizioni contributive di coloro che faranno richiesta.

Insomma, non si possono chieder sgravi fiscali in una condizione di morosità pregressa?

Gli sgravi si possono sempre chiudere per il 2020. Ma è necessario anche avviare, in ossequio a principi non contestabili di equità fiscale, verifiche sulle posizioni contributive pregresse. Stiamo valutando i contributi per le sanificazioni e molte altre misure.

Redazione