La scomparsa del calcio di strada, dello sport vero, autentico, disinteressato e autentico che aggregava i giovani. Sopravvive solo il business

di Carlo Scalera- Leggo da più parti che la maddalonese calcio non c’è più. Sinceramente per me il calcio a Maddaloni era finito già mezzo secolo fa. E questo non l’ho detto solo oggi ma l’ho sto dicendo da una vita. Sinceramente può dispiacere, ma a Maddaloni il calcio non poteva mai diventare spettacolo e quindi negli ultimi anni la città non l’ha mai seguito. Anche a Maddaloni si era tentato la professionalizzazione dei giocatori per fare spettacolo, E infatti, se non nascono più i Rivera, ma anche il calcio come sport vede decimati i suoi praticanti, scompare dalle strade delle città, e scompare soprattutto dagli oratori perché la speculazione edilizia, espropria ed edifica tutti gli spazi di possibile pratica dello sport calcistico, mentre una urbanistica cialtrona, avida di facili profitti, non riesce a immaginare spazi attrezzati per lo svago degli adolescenti, ma solo spazi a pagamento, lasciando il campo principale in completo abbandono e non più adatto allo spettacolo del calcio moderno. Quindi sopravvive soltanto uno spettacolo in stato preagonico e destinato a ridimensionarsi, eroso dalle pletore di predoni intanto cresciuto intorno al gioco, e che legittimano le loro pretese e le fondano sul più antisportivo dei fatti e il più inscindibile dall’idea di gioco: la vittoria. Non più sport, nel calcio la vittoria diventa tutto, e inevitabilmente il modo della vittoria passa di gran lunga in seconda fila, rispetto al risultato, perché si gioca per vincere e la Maddalonese negli ultimi tempi la vittoria non l’ha mai vista, fino alla sua definitiva scomparsa. Forse sarà un bene. Intanto un vero impianto tarda a decollare, ci sarà da aspettare ancora qualche anno? Staremo a vedere, intanto il calcio come sport non esiste più, e come spettacolo c’è di molto meglio, anche televisivamente, anche se resta come sport di squadra forse il più bello, ma a giocarlo.