00 2 min 5 anni

MADDALONI- Piovono polveri. Una nuvola di polveri, sottili e non, tutti i giorni avvolge Maddaloni Superiore, via Ponte Carolino, via San Salvatore, Formali. E grazie ai venti, che costantemente spazzano la pianura, il problema si vede anche in tiutta l’area urbana. Basta dare un’occhiata alle auto in sosta e alla patina di polvere bianca depositata tutta la notte, e non solo. Non è colpa dello scirocco e non è sabbia del Sahara (che tra l’altro è rossa). E’ un problema collegato agli scavi del tunnel base di Monte Aglio per la realizzazione della linea Bari-Napoli e alle associate attività di movimentazione, tritovagliatura e lavorazione degli inerti calcarei. E subito si è materializzato il secondo esposto-denuncia, inoltrato presso il Comune di Maddaloni e il Comando della Polizia Municipale, il cui il primo firmatario è sempre l’arch. Antonio Mereu:  «Non siamo una riduzione locale dei No Tav. E né vogliamo fermare la Napoli-Bari ma con certezza ridurre, contenere o azzerare l’alto impatto sul territorio continuano ad avere gli scavi, ma anche con le attività accessorie di movimentazione, lavorazione e triturazione degli inerti calcarei». Insomma, ci si risveglia al mattino sotto una coltre di polvere bianca invasiva che, come la neve, ricopre tutto. Da qui, la richiesta di «monitoraggio del fenomeno e misurare l’intensità dell’inquinamento atmosferico investendo l’Asl, e per competenza l’Arpac, per rilevare la concentrazione, la persistenza e la natura delle polveri.

Redazione